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A RECOARO TERME TORNA LA "CHIAMATA DI MARZO"

Si rinnova, come ogni due anni, la grande kermesse recoarese della Chiamata di Marzo, un omaggio alle tradizioni tipiche dell’Alta Valle dell’Agno e dell’ambiente prealpino delle Piccole Dolomiti. Per questa sedicesima edizione, che si svolgerà domenica 24 febbraio, sono state organizzate numerose iniziative e spettacoli collaterali che hanno coinvolto gli operatori commerciali, ristoratori e albergatori della località termale vicentina.
“La Chiamata di Marzo - fa sapere Alberto Camposilvan, presidente dell’Associazione “Ciamar Marso” organizzatrice della manifestazione - è una festa legata al ritmo delle stagioni e della terra e ha radici lontanissime: si ispira ai Saturnali dell’antica Roma con i quali si invocava l’arrivo delle nuova stagione, decretando la fine dell’inverno. Quella di quest’anno sarà un’edizione ancora più ricca del solito - continua Camposilvan - con manifestazioni che si susseguono fino alla grande sfilata dell’ultima domenica di febbraio”.
“E’ una festa importante per la nostra comunità- conferma Sonia Castagna presidente della delegazione di Recoaro dell’Ascom -, e come categoria, in collaborazione con il comitato organizzatore dell’evento, abbiamo proposto ai colleghi il concorso “La Vetrina della Chiamata di Marzo” che premierà il miglior allestimento, invitando anche i commercianti ad indossare, all’interno del proprio negozio o pubblico esercizio, un costume tradizionale in tema con la manifestazione”.
Questa tradizione, seppur a fasi alterne, è durata nei secoli e se ne trova traccia in ogni studio sulla civiltà rurale: era l’espressione spontanea della gioia che invadeva gli animi della gente di montagna, costretta a restare chiusa nelle case e nelle stalle per i mesi invernali, con poche possibilità di rapporti tra le contrade e con il centro del paese. Per quanto riguarda Recoaro Terme protagonisti di questa tradizione sono stati i Cimbri, i progenitori degli attuali abitanti di queste zone, popolo bavarese che si è insediato nella fascia delle Piccole Dolomiti, oltre che sull’Altopiano di Asiago e in Lessinia, bonificando i terreni e tagliando i boschi.
In epoca recente la Chiamata di Marzo è stata riscoperta tra le iniziative di rilancio dell’immagine turistica della cittadina e riproposta, con cadenza biennale, seguendo le caratteristiche e la vera tradizione di questa suggestiva festa popolare. Domenica 24 febbraio il centro della cittadina termale sarà percorso da più di 65 carri e gruppi, allestiti con ogni genere di scenografie, accompagnati da centinaia di figuranti in costume che, con i propri arnesi di lavoro e con a fianco anche gli animali, offriranno al pubblico delle interessanti e autentiche scene di un museo etnografico itinerante.
“Il richiamo della sfilata è notevole - ribadisce il presidente del comitato Alberto Camposilvan -, a dimostrazione di quanto sia radicata e intimamente sentita l’usanza di Chiamare Marzo nella storia della gente recoarese”.
Una tradizione, conclude la presidente dei commercianti Sonia Castagna, che gli operatori commerciali e turistici vogliono tener viva e che anche per questa edizione li vedrà impegnati per accogliere nel migliore dei modi le migliaia di visitatori che faranno visita a Recoaro Terme.
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