mercoledì 13 agosto 2003
NEGOZI PIU’ SICURI CON IL KIT ANTIRAPINA
Telecamere collegate con questura e carabinieri per individuare i malviventi
La Regione Veneto stanzia fondi per incentivare i sistemi di sicurezza
Tempi duri per i rapinatori, nonostante il periodo estivo, che vede da diversi anni in crescita il fenomeno dei furti e delle intrusioni a scopo di estorsione. I malviventi, infatti, già da qualche tempo, si trovano a dover fare i conti con i “kit antirapina”, meccanismi di sicurezza installati nei negozi e nei pubblici esercizi e che i commercianti fanno scattare durante il furto o appena il ladro si dilegua. In tempo reale le immagini del crimine vengono inviate alla centrale operativa della Questura o dei Carabinieri, accelerando l’intervento delle Forze dell’Ordine.
L’impianto, nelle nuove versioni, è dotato di alcune novità di rilievo: le telecamere sono in grado di scaricare alcuni fotogrammi antecedenti il momento in cui l’allarme entra in funzione. Così le Forze dell’Ordine si trovano di fronte alla scena del crimine commesso, con immagini nitide del rapinatore, che potrà essere individuato più facilmente.
Il nuovo kit antirapina, presentato dalla Videotecnica di Vicenza in accordo con la Confcommercio provinciale, nasce proprio per affiancare le Forze dell’Ordine.
Anche quest’anno, grazie a una serie di finanziamenti stanziati dalla Regione Veneto, gli operatori commerciali dei settori economici più a rischio che adotteranno sistemi di sicurezza, quali, ad esempio, gli impianti di allarme, potranno beneficiare di un contributo in conto capitale sulla spesa sostenuta, fino al 50 per cento. La Giunta regionale, infatti, con un provvedimento dello scorso luglio 2003, ha approvato il regolamento della legge regionale n. 9 del 7 maggio 2002, stabilendo le modalità per la presentazione delle domande di contributi per gli interventi mirati alla sicurezza delle attività commerciali, produttive e turistiche.
Sono previsti tre tipi di interventi. Il primo riguarda i “Progetti pilota”, da presentare entro il 15 dicembre 2003. A essere interessati sono i gruppi di imprese dei settori produttivi del commercio, del turismo e dell’artigianato, sentiti gli enti locali competenti e i comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica.
I progetti dovranno essere frutto di una concertazione pubblico-privata che si proponga interventi prioritari contro il rischio di atti criminosi a danno delle imprese produttive e del contesto urbano in cui le aziende operano.
Il secondo prevede una serie di progetti coordinati, presentati dalle Associazioni di categoria tramite gli organismi di garanzia per le piccole e medie imprese che svolgano attività commerciali, artigianali e turistiche.
Il terzo bando riguarda le imprese singole e stabilisce l’accesso ai contributi per gli investimenti sulla sicurezza, riservati a quelle di piccole e medie dimensioni nel campo del commercio, dell’artigianato e del turismo.
La spesa sostenuta dovrà essere compresa fra i 1.550 e i 25.850 euro e dovrà riguardare interventi effettuati nel periodo compreso tra il 1 gennaio ed il 31 dicembre di quest’anno.
Le domande si potranno presentare entro 90 giorni dalla pubblicazione del bando nel Bur (avvenuta lo scorso 1 agosto 2003). Sono previste alcune priorità: innanzitutto verranno prese in considerazione le domande di contributo con importo minore, quindi quelle presentate tramite un organismo di garanzia (per la provincia di Vicenza, la Cooperativa Garanfidi tel. 0444 964300) e le richieste delle imprese rimaste vittime di atti criminosi negli ultimi dodici mesi, a partire da aprile 2002. I responsabili della Videotecnica Security Srl sono disponibili a eseguire i sopralluoghi e i preventivi che devono essere allegati alla domanda di contributo.
Chiunque fosse interessato a ricevere informazioni può contattare gli uffici della Confcommercio provinciale (via L. Faccio, 38, Vicenza – tel. 0444-964300).