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martedì 02 settembre 2003

CHIUSA UFFICIALMENTE IL 31 AGOSTO LA STAGIONE DEI SALDI

I negozianti: “Andamento tranquillo, ma senza entusiasmo”

La stagione dei saldi estivi, iniziata lo scorso 15 luglio, si è chiusa ufficialmente domenica 31 agosto. E’ stata certamente una buona opportunità per i consumatori di fare acquisti a prezzi scontati e per i negozianti di rendere più appetibile all’acquisto la merce invenduta della stagione, altrimenti destinata a ingrossare il magazzino. Ma, stando alle indicazioni raccolte dalla Confcommercio di Vicenza attraverso un rapido sondaggio telefonico tra i propri associati, i mesi di luglio e agosto non hanno fatto registrare alcuna impennata delle vendite, confermando l’andamento degli ultimi anni.
Nessuna sostanziale modifica rispetto al periodo dei prezzi interi, se non un leggero incremento delle vendite di capi di abbigliamento donna e la preferenza per i capi primaverili, visto che erano rimasti sugli scaffali dei negozi, a causa della mancata mezza stagione tra aprile e maggio, mesi che quest’anno sono stati caratterizzati da temperature estive.
“La clientela non manca – sottolineano i commerciati di abbigliamento di Vicenza e provincia – ma durante i saldi non è più quella abituale. I consumatori, in questo periodo, sono molto più attenti e oculati, non spendono più come una volta e, forse allertati dai continui appelli, lanciati dai mezzi di comunicazione, a evitare truffe, selezionano gli acquisti tenendo d’occhio soprattutto del giusto rapporto tra qualità e prezzo. L’andamento degli affari si può dire oramai costante per tutto il periodo dell’anno e la gente di certo non rincorre più le svendite per rinnovare il proprio guardaroba. Le code di persone fuori dal negozio che espone la tradizionale fascetta con la scritta saldi, sono per tutti diventate un ricordo”.
A proposito di saldi, è utile ricordare che, come dispone la normativa regionale in materia, per tutto il mese di settembre i negozi non potranno svolgere vendite promozionali, come anche nei trenta giorni precedenti e successivi il prossimo periodo di vendite di fine stagione, ovvero i saldi invernali, che dureranno dal 7 gennaio al 28 febbraio 2004.
“Sono molti i negozianti che ancora credono nell’utilità dei saldi per far quadrare i loro bilanci, soprattutto in un periodo di incertezza come è quello attuale. Altri, invece, hanno iniziato a proporre nelle vetrine le nuove collezioni autunnali e invernali ben prima di fine agosto, a conferma del fatto che ogni stratagemma è buono per tentare di invogliare la clientela agli acquisti - ribadisce il direttore della Confcommercio di Vicenza, Andrea Gallo - . D’altra parte, anche i ritmi di vendita del periodo degli sconti non potevano non risentire dell’attuale forte resistenza delle famiglie a impegnarsi sul fronte dei consumi. Se dalle spese nel comparto alimentare non ci si può astenere per questioni di necessità e alle vacanze non si rinuncia facilmente, i tagli vengono fatti sulle spese residue e considerate non fondamentali. Il settore vestiario e quello calzaturiero sono proprio i primi a risentire del periodo di stasi”.

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