giovedì 11 settembre 2003
ESAC “PROMOSSO”. DOPO LA CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ E’ GIUNTO ANCHE
Prima la certificazione di qualità Uni En Iso 9001-2000 Vision, ottenuta lo scorso giugno per la progettazione e l’erogazione di servizi rivolti alla formazione. Poi, ad agosto, l’inserimento nell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati.
E’ stata davvero l’estate dei riconoscimenti e delle soddisfazioni per l’intensa attività svolta ormai da diversi anni, e divenuta senz’altro più ricca di proposte nelle ultime stagioni, quella che ha visto protagonista l’Esac spa, l’Ente Servizi della Confcommercio provinciale.
Due, principalmente, gli ambiti di lavoro nei quali l’Esac opera: da una parte la formazione continua, finalizzata all’aggiornamento professionale di operatori occupati nelle imprese del terziario, e dall’altra la formazione superiore, a favore di diplomati o laureati in cerca di prima occupazione, con la possibilità di effettuare stages aziendali. Per entrambi i settori è stato centrato il traguardo dell’accreditamento, una sorta di “promozione” giunta dalla Regione, che consentirà all’ente della Confcommercio di organizzare attività di formazione professionale e di orientamento finanziate con risorse pubbliche, o iniziative al termine delle quali sia previsto il rilascio di un attestato finale riconosciuto dalla Regione.
“Si tratta – commenta il presidente dell’Ascom provinciale, Sergio Rebecca – di un significativo passo in avanti e, allo stesso tempo, di un evidente riconoscimento, dato che l’accreditamento e la conseguente iscrizione comportano in automatico la possibilità di accedere ai bandi regionali e, quindi, di fruire di una serie di agevolazioni e di opportunità di natura finanziaria, come il Fondo Sociale Europeo. E’ la dimostrazione che l’attività dell’Esac è di primaria importanza e che il nostro ente si distingue nel panorama provinciale sul piano della qualità, in un contesto operativo in cui i servizi acquisiscono sempre maggiore rilievo”.
Per conseguire il risultato dell’accreditamento (e degli organismi che hanno tale qualifica solo il 20 per cento circa vanta pure la certificazione) si devono coniugare standard di qualità e parametri di carattere sia strutturale che economico, ma soprattutto di gestione e organizzazione delle risorse umane e professionali.
Quanto, invece, all’ambìto traguardo della certificazione di qualità, il riconoscimento prosegue una strada già percorsa dall’Ascom, che aveva ottenuto un’analoga gratifica per l’attività di formazione, prima che questa passasse nelle mani dell’Esac.
“L’attuale certificazione di qualità, però – spiega il presidente Rebecca – è stata molto più impegnativa da ottenere, in quanto l’Ente Servizi della Confcommercio si è dovuto adeguare alle nuove regole previste dalla normativa nel 2000, rivedendo il proprio sistema organizzativo e cogliendo tutte le potenzialità di crescita che il sistema comporta. In pratica, ciò ha significato mettere in primo piano la soddisfazione del cliente, nel nostro caso coloro che frequentano i cicli di lezioni – continua il presidente dell’Ascom – . Ma la certificazione denominata Vision prevede, tra gli obiettivi dichiarati dalle proprie regole di riferimento, anche il miglioramento continuo delle attività e l’orientamento verso la semplificazione e l’essenzialità delle procedure. Il lavoro svolto dall’Esac, dunque, non si conclude qui. I risultati raggiunti sono certamente importanti, ma sono, soprattutto l’inizio di un percorso in continua evoluzione, visto che gli ispettori dell’Uniter, l’organismo di normazione e di certificazione dei sistemi di gestione aziendale – commercio, turismo e servizi – , eseguono verifiche periodiche dei riconoscimenti rilasciati e confermano la qualifica solo se gli standard di qualità rimangono a livelli ottimali”.