AMBIENTE: SODDISFAZIONE DELLA FIPE, NON E' PIU' UN PROBLEMA VEDERE LA PARTITA AL BAR O SENTIRE MUSICA DI SOTTOFONDO AL RISTORANTE
Bar, ristoranti e tutti i pubblici esercizi non sono più soggetti alle disposizioni in materia di controllo dei livelli di rumore generale degli impianti elettroacustici di amplificazione e diffusione sonora (radio, televisione, HI FI, cd, juke boxes, karaoke, ecc) e pertanto non devono più effettuare la valutazione preventiva da parte del tecnico competente in acustica. Lo ha stabilito l’articolo 7 del collegato ambientale approvato definitivamente dalla Camera dei deputati lo scorso 2 luglio e in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il Presidente della Federazione dei Pubblici Esercizi di Vicenza Lorenzo Rizzi esprime soddisfazione per questo provvedimento, per il quale tutta l’organizzazione, sia a livello nazionale, sia a livello locale, si stava battendo da oltre due anni: “La revoca dell'obbligo di verifica dei livelli di pressione sonora ha finalmente esonerato i pubblici esercizi dall'applicazione di un regolamento costosissimo, tanto che la nostra federazione nazionale aveva calcolato in 30 milioni di euro, in meno di due anni, la somma a carico della categoria per tale adempimento. Va detto, inoltre, che il provvedimento agevola anche i consumatori, che difficilmente riuscivano a comprendere come mai fosse quasi fuorilegge vedere le partite di calcio al bar o sentire musica di sottofondo al ristorante”. "E' un risultato importante – conclude il presidente Rizzi - perchè tiene conto delle ragioni di una intera categoria che continua ad essere oberata di burocrazia e costi aggiuntivi ingiustificati. In questo caso, il buon senso è prevalso, poiché si è capito che l’obbligo di tale certificazione costosa era un adempimento sproporzionato rispetto alla normale, quotidiana attività di bar e ristoranti, il cui livello sonoro usuale non può raggiungere la soglia del danno acustico”.