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mercoledì 13 febbraio 2002

TARGHE ALTERNE, L’OPINIONE DELLA CONFCOMMERCIO

Il presidente Sergio Rebecca commenta la recente ordinanza del Comune di Vicenza di limitazione del traffico
“Un provvedimento dovuto. Ma è chiaro che se si vuole affrontare il problema dell’inquinamento si devono studiare politiche diverse”. Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza, commenta così la recente deliberazione dell’Amministrazione comunale del capoluogo, che impone la circolazione a targhe alterne nei giorni che vanno da sabato 16 a sabato 23 febbraio.
“Speriamo almeno – prosegue Rebecca – che questa sperimentazione sortisca l’effetto sperato, serva cioè a far capire ai tecnici qual è l’effettiva incidenza del traffico sull’inquinamento da polveri. Non dobbiamo sottovalutare infatti altre ulteriori fonti, come il riscaldamento delle abitazioni o gli scarichi industriali, che sicuramente incidono sugli alti livelli di inquinamento registrati dalle centraline”. Va da sé, comunque, che l’ordinanza del sindaco di Vicenza riduce il traffico in una vasta area della città (delimitata a nord dalle circonvallazioni e a sud dalla ferrovia). “Non va sottovalutato il disagio che questo provvedimento causa all’intero settore del commercio cittadino. – afferma Sergio Rebecca - La difficoltà a raggiungere il centro e il minor passaggio di auto nelle aree interessate dalle targhe alterne rappresenta sicuramente un danno per tanti operatori della zona. A questo dobbiamo sommare i disagi per chi deve approvvigionarsi di beni deperibili, accedere ai mercati ambulanti, consegnare merci verso l’esterno della zona a traffico ridotto e così via. Sulla scorta dell’esperienza di chi ha già dovuto, purtroppo, affrontare periodi di limitazione del traffico – prosegue Sergio Rebecca – stiamo inventariando una serie di problematiche da discutere con il Comune, al fine di arrivare ad alcune deroghe mirate, così da non bloccare del tutto le attività economiche”.
Osservazioni, quelle che verranno proposte da Confcommercio, che vanno ad aggiungersi ad altre indicazioni su cui l’associazione di categoria insiste da anni: “Va a nostro avviso potenziato – afferma Rebecca - l’utilizzo del binomio parcheggio di interscambio-mezzo di trasporto pubblico. Ciò è possibile solo applicando al servizio una tariffa realmente conveniente per i cittadini e una maggiore frequenza delle corse nelle ore di punta. Va inoltre rivista la politica dei parcheggi in centro storico, con l’obiettivo di abbattere il fenomeno del così detto “traffico parassitario”, ossia i continui giri a vuoto di chi arriva in città e cerca inutilmente, per decine di minuti, un posto dove sostare ad una tariffa accettabile”.



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