martedì 19 febbraio 2002
CONFCOMMERCIO HA CHIESTO LA PROROGA DEL CAMBIO GRATUITO LIRE-EURO
Gallo: “I commercianti sono obbligati a ritirare le lire fino alla mezzanotte del 28 febbraio: ragionevole pretendere di cambiare la vecchia valuta, sen-za oneri e disagi, anche dopo tale data”
Quasi certamente il 28 febbraio non sarà l’ultimo giorno utile per cambiare gra-tuitamente in banca e alle poste le lire in euro. Pare infatti sia imminente la pro-roga di quattro mesi per sostituire, senza alcun onere, la vecchia valuta con la nuova, ferma restando la scadenza del periodo di doppia circolazione al 28 feb-braio prossimo. L’indicazione è stata assunta qualche giorno fa in sede tecnica dall’Abi e sarà formalizzata dal comitato esecutivo mercoledì 20 per poi essere sottoposta all’approvazione del Comitato Euro presso il Ministero del Tesoro. E per i commercianti sarà un’altra battaglia vinta poiché, proprio grazie all’intervento della Confcommercio nazionale, sembra possa essere tranquilla-mente risolta la questione che, altrimenti, penalizzerebbe non poco i negozianti. E in prima linea in questa nuova “euro-vertenza” c’è stata l’Ascom di Vicenza, che ha innanzitutto sollevato il problema al comitato provinciale euro della Pre-fettura, poi ha partecipato attivamente nel formulare la proposta di cui la Confe-derazione nazionale si è fatta subito portavoce.
Veniamo alla questione e alle conseguenze alle quali soprattutto i commercianti potrebbero andare in contro. In base alle scadenze già fissate, il cambio della moneta nazionale che sta andando definitivamente in pensione si dovrebbe ef-fettuare non oltre il 28 febbraio, mentre a partire dall’1 marzo l’operazione sareb-be comunque possibile in banca o alle poste, ma non più gratuitamente. Solo alla Banca d’Italia, l’operazione risulterebbe priva di oneri. Da qui le difficoltà, e le maggiori riguardano, come detto, proprio i commercianti. Negozi ed esercizi so-no, infatti, tenuti obbligatoriamente ad accettare pagamenti in lire fino all’ultimo minuto, vale a dire fino alla mezzanotte del 28, ma, visto che le banche cambie-ranno le lire in euro solo fino alla chiusura degli sportelli, e cioè verso le 15,30, i commercianti sarebbero costretti a recarsi agli sportelli bancari il giorno dopo con la conseguenza di doversi sobbarcare oneri straordinari.
Naturalmente – dice il direttore della Confcommercio di Vicenza Andrea Gallo - non si tratta di far slittare in avanti la doppia circolazione di euro e lire. Abbiamo solo chiesto una cosa ragionevole, e cioè che ancora per un certo periodo dopo il 28 febbraio le banche possano cambiare le lire che i commercianti sono obbligati ad accettare in pagamento dai clienti”.
“Se negozi, bar, ristoranti e altri esercizi commerciali – aggiunge Gallo - non pos-sono rifiutarsi di prendere le lire fino all’ultimo, mi pare giustificato che anche le banche per qualche settimana diano la possibilità di continuare a cambiare le lire senza pretendere alcuna spesa. Per esempio, pensiamo al caso, estremo ma possibile, del commerciante di Asiago che fino a mezzanotte del 28 è tenuto a incassare le lire e che poi per cambiarle è costretto a venire a Vicenza in Banca d’Italia. Disagi e costi di questo tipo o l’ipotesi che il “changeover” finale si tra-sformi in un’altra serie di code estenuanti davanti agli sportelli delle banche, si possono evitare, appunto, con un provvedimento di buon senso che, a quanto pare, sembra in dirittura d’arrivo”.