martedì 10 aprile 2001
GLI ANTIQUARI: “I CONTROLLI DOVRANNO ESSERE RIGOROSI”
Mario Bedin, presidente della categoria aderente a Confcommercio Veneto, sollecita norme precise da inserire nel regolamento
Da un lato apprezzano il fatto che anche il Veneto abbia finalmente una nuova legge sui mercatini dell’antiquariato, legge pubblicata oggi martedì 10 aprile 2001 sul BUR (il bollettino ufficiale della Regione). Dall’altro auspicano che i controlli previsti dalla normativa vengano effettuati con rigore e avanzano alcune proposte da inserire nel regolamento. Sono gli antiquari aderenti a Confcommercio Veneto che, nonostante una cauta soddisfazione per il risultato raggiunto, nutrono ancora molti dubbi su alcuni punti della normativa e auspicano che il regolamento che verrà stilato prossimamente (entro 180 giorni) riesca a dissiparli.
Secondo Mario Bedin, presidente regionale degli Antiquari aderenti a Confcommercio Veneto, il regolamento dovrebbe contenere alcune modifiche indispensabili affinchè la categoria e i consumatori fossero realmente tutelati. La questione rimasta irrisolta riguarda, in particolare, gli hobbisti, ovvero coloro che non essendo propriamente commercianti, né antiquari, vendono nei mercatini i mobili e gli oggetti “della soffitta”.
“La nuova legge – spiega Bedin – prevede che gli hobbisti possano accedere solo a sei mercatini nell’arco dell’anno nell’ambito di tutto il territorio regionale, previa presentazione di un tesserino personale, che dovrà essere timbrato di volta in volta dal Comune nel quale sono presenti. Fermo restando il fatto che i vigili urbani dovranno controllare e timbrare in modo rigoroso e tempestivo i cartellini (e su questo aspetto non mancheremo di vigilare, rimane il dato di fatto che in una famiglia ci possano essere più cartellini uninominali e che quindi gli hobbisti, volendo, potrebbero partecipare, con un familiare per volta, anche a 12, 18 o 24 mercatini). Questo non ci sta bene – prosegue Bedin. Noi chiediamo da sempre, e continueremo a farlo, che venga emesso un solo cartellino per ogni nucleo familiare in modo da garantire realmente un numero massimo di sei presenze all’anno per questa categoria. Tutto ciò per far si che la natura stessa dell’hobbista venga rispettata.
L’hobbista, infatti, non può avere una fonte inesauribile di oggetti e di mobili nella propria soffitta. Proprio per questa ragione le sei presenze previste dalla legge dovrebbero essere più che sufficienti a smaltire i “beni di famiglia”. Beni che tra l’altro, a nostro avviso, andrebbero inventariati sotto la voce “usato” e non “antiquariato”. Il nostro auspicio è che anche questa precisazione compaia nel regolamento”.
In un’ottica di trasparenza, gli antiquari aderenti a Confcommercio Veneto (la quasi totalità dei seicento antiquari presenti in Regione) chiedono, inoltre, che gli hobbisti al momento della richiesta del tesserino, presentino ai Comuni interessati un elenco descrittivo delle cose che intendono vendere nell’arco dell’anno.
“Mi auguro – conclude Mario Bedin – che i Comuni provvedano al più presto ad aggiornare il proprio personale sulla legge in questione, perché ho potuto constatare di persona che su questo tema la disinformazione regna ancora sovrana”.