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mercoledì 03 ottobre 2001

INPS e avvisi bonari per contributi omessi nel 2000

L’ASCOM INVITA A PAGARE LE SANZIONI RICALCOLATE CON IL NUOVO SISTEMA

Pagare il giusto evitando inutili giri compensativi e pratiche burocratiche superflue. E’ ciò che suggerisce la Confcommercio di Vicenza ai propri associati, in questi giorni alle prese con i cosiddetti “avvisi bonari” inviati dall’INPS. L’istituto di previdenza sta infatti notificando alle ditte con dipendenti e ai lavoratori autonomi l’invito a pagare i contributi omessi e le relative sanzioni, tramite il modello F24 precompilato, allo scopo di regolarizzare le situazioni pregresse.
Ma le sanzioni richieste per i contributi non versati in data anteriore al 1 ottobre 2000 sono state calcolate dall’INPS sulla base della normativa precedente a quella in vigore, ovvero la legge finanziaria 388/2000 e, quindi, risultano particolarmente gravose rispetto alle regole attuali.
Per questo motivo, l’ente previdenziale riconosce comunque al debitore che provvede al pagamento nella misura richiesta, il diritto a beneficiare di un bonus contributivo, pari alla differenza tra le sanzioni calcolate secondo il vecchio e il nuovo sistema. Sempre secondo le disposizioni dell’INPS, tale credito potrà essere portato in deduzione nei dodici mesi successivi in occasione del pagamento dei contributi correnti.
Il meccanismo – secondo l’Ascom di Vicenza – risulta doppiamente perverso perché da un lato impone al contribuente di sborsare subito un corrispettivo per sanzioni superiore al dovuto e di importo particolarmente oneroso, per il quale potrà richiedere rimborso solo successivamente; dall’altro richiede all’ente previdenziale costose iniziative per la riscossione forzosa di crediti che necessariamente dovrà poi restituire.
A questo punto l’Ascom suggerisce - pur in mancanza di formali indicazioni da parte dell’INPS che comunque non può non attenersi al dettato legislativo - di regolarizzare le situazioni segnalate con gli avvisi bonari pagando soltanto i contributi omessi e le sanzioni relative, calcolate da subito con il nuovo sistema.
Pare ragionevole infatti ritenere che l’INPS non iscriverà a ruolo la differenza di sanzioni non pagata e che le situazioni così regolarizzate verranno definitivamente archiviate.
In tale prospettiva, l’Associazione è a disposizione delle ditte e dei lavoratori autonomi del commercio, del turismo e dei servizi per ricalcolare le sanzioni degli avvisi bonari, in modo da consentirne la regolarizzazione immediata senza altri oneri finanziari e burocratici.
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