mercoledì 24 ottobre 2001
EURO, NUOVE OPPORTUNITA’ PER IMPORT & EXPORT
Un convegno organizzato da Confcommercio e Banca Popolare di Vicenza ha illustrato i risvolti che l’introduzione della Moneta Unica avrà sulle imprese e sui mercati.
Con la nuova moneta unica aumenterà la concorrenza tra aziende di diversi Paesi europei, ma aumenteranno anche le opportunità di crescita, specialmente per le Pmi più flessibili che hanno deciso di puntare sulla qualità del servizio. E’ questo il messaggio rivolto agli imprenditori presenti all’incontro “Euro, nuove opportunità per import & export”, organizzato dalla Sezione Commercio Estero della Confcommercio provinciale in collaborazione con la Banca Popolare di Vicenza.
Il convegno, svoltosi lunedì 22 ottobre nella Sala Convegni della sede provinciale dell’Ascom, è stato l’occasione per approfondire le problematiche di posizionamento sui mercati internazionali delle imprese vicentine e ricordare il calendario dei principali adempimenti in vista del fatidico 1° gennaio 2002, data in cui l’Euro entrerà ufficialmente in circolazione.
Nel suo saluto, il presidente provinciale della Confcommercio, Sergio Rebecca, ha sottolineato che, nonostante i fatti dell’11 settembre e le conseguenti preoccupazioni rispetto allo scenario mondiale, l’euro si conferma un’occasione importante per le aziende, che devono concentrare la loro attenzione sugli elementi di fondo dell’economia internazionale e sul ruolo strategico – non occasionale – che possono essere in grado di ricoprire. L’Unione Monetaria – ha proseguito Rebecca – disegna uno spazio economico, costituito da molti Paesi dell’Europa occidentale, secondo linee che dovremo continuare a conoscere ed ingegnarci a percorrere, perché di fatto ormai completamente domestiche; nella speranza che l’Unione Europea sia effettivamente in grado di assumere un attivo ruolo di soggetto politico, in particolare in considerazione del previsto ulteriore allargamento verso est.”
Dopo alcune considerazioni di Luca Dal Grande – coordinatore dello staff euro della Confcommercio – che ha ricordato la genesi e le principali tappe di avvicinamento all’Unione monetaria, la parola è passata a Pietro Cirenei, direttore finanziario della Banca Popolare di Vicenza, che ha sottolineato come le Pmi del Nordest siano in gran parte preparate alla moneta unica, “confermandosi – ha detto - su livelli superiori alla media europea”.
“Stiamo assistendo – ha sottolineato Cirenei – alla progressiva costruzione di un nuovo ambiente economico, caratterizzato dalla stabilizzazione dei cambi fra i Paesi dell’UEM, da tassi di interesse reali via via posizionati ad un livello sempre inferiore e da una più accentuata liquidità dei mercati. In altri termini, l’Euro si avvia ad essere una concreta alternativa al dollaro quale moneta di riferimento per i mercati con un processo la cui velocità dipenderà dall’efficienza che il sistema-Europa, nelle sue varie componenti, saprà esprimere.”
“Non bisogna però dimenticare – ha evidenziato Cirenei – che l’area euro resta il principale partner di scambio internazionale dell’Italia. Ciò significa che i prezzi tra aziende di Paesi europei diversi saranno immediatamente confrontabili e che livelli di pressione fiscale molto differenziati continueranno a pesare sulla competitività delle nostre imprese. In questo senso, il successo imprenditoriale sarà sempre più determinato dalla qualificazione del servizio, secondo modelli di specializzazione fondati sull’innovazione e sulle competenze tipiche delle componenti umane ed aziendali di determinate aree geografiche. In sintesi – ha concluso Cirenei - sulla capacità, tipica delle Pmi del Nordest, di mantenere elevati standards di flessibilità”.
Diventa, dunque, essenziale per le imprese farsi trovare preparate, così da cogliere al meglio tutte le nuove e favorevoli opportunità collegate alla messa in circolazione della moneta unica europea.