E’ IL MOMENTO DEI PROGRAMMI
Nr. 08 del 27/04/2001
Abbiamo cercato di schematizzare le proposte di ulivo e Casa delle Libertà sui temi legati a Fisco, Economia, Pensioni, Sicurezza ed Immigrazione.
Nonostante i ripetuti inviti, anche del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, rivolti ai due candidati premier, Silvio Berlu-sco-ni e Francesco Rutelli, la campagna elettorale solo margi-nalmente si è sviluppata intorno ai programmi. Il lungo confron-to preelettorale è vissuto per me-si sulle chia-c-chie-re e sulle ac-cu-se reciproche, ma di proposte quasi mai si è sentito parlare sia da parte del centrodestra che del centrosinistra.
Risulta difficile, quindi, formulare una comparazione partendo dall’analisi dei documenti ufficiali sui temi cari al terziario di mercato. Cerchiamo comunque di analizzare le proposte dei due poli sulle tematiche riguardanti l’economia, il sistema produttivo e la sicurezza.
Alla Politica economica e al Fi-sco, l’Ulivo riserva la parte centrale del programma che pre-vede un’azione di svilup-po, resa possibile dal risana-men-to delle finan-ze pubbliche. Inoltre:
• la riduzione generale della pressione fiscale sotto il 40% del Pil entro la legislatura;
• senza intaccare il welfare ma anzi rafforzandolo, la ridu-zio----ne della spesa corrente e il re----cupero dell’evasione fiscale. Ciò permetterà di mettere a disposizione nei prossimi anni un totale di 100 mil-a mi-liar-di di lire che saranno destinati, per i 2/3 a sostenere i redditi medio-bas-si e per 1/3 a ridurre gli oneri per le imprese, in par-ticolare le pic-cole (Irap diminuita del 30%);
• per l’Irpef, oltre all’e-sen-zio-ne dei singoli con reddito annuo di 18 milioni e per le fa-mi-glie sotto ai 45 milioni, l’Uli-vo ridurrà le aliquote e il loro numero. Alcune prestazioni assi-stenziali saranno trasformate in crediti di imposta detraibili dall’Irpef;
• per le imprese, il “cuneo fi-sca--le” -la differenza tra costo del la-vo-ro e retribuzione al lavora-to-re- sarà ridotto di almeno 6-7 punti. Il prelievo effettivo (Irpeg + Irap) sui redditi d’impresa sarà portato al 35% entro il 2005;
• per tutti varrà la “tregua e stabilità” in campo fiscale, nel senso di uno stop a nuove leggi tributarie;
Rutelli ha altresì anticipato la volontà di insediare, una volta al Governo, un coordinamento per lo sviluppo delle piccole e medie imprese e l’intenzione di rateizzare il versamento Iva e di ridurre del 30% l’Irap per le piccole imprese.
Il programma per le imprese è sintetizzato dalla Casa delle Libertà in un decalogo che prevede:
• riedizione della legge Tremonti sulla detassazione degli utili reinvestiti nelle imprese;
• abolizione dell’imposta sulle donazioni;
• abolizione dell’imposta di successione;
• riduzione progressiva al 33% dell’Irpeg;
• riduzione progressiva al 33% dell’Irpef come aliquota massima. L’ipotesi prevede l’esenzione fino a 20 milioni, con l’introduzione di una “no tax area” fino ad un tetto di 20 milioni, al di sotto del quale non si pagano tasse e non si presen-ta denuncia dei redditi, mentre per i redditi tra i 21 e i 200 milioni l’aliquota sarà del 23%;
• lotta al sommerso, con un condono per le attività e-merse che sia una “tomba” sui fatti amministrativi, fiscali e pe-na-li;
• abolizione della tassazione sulle plusvalenze dei beni socie-ta-ri, per liberare quei beni che giacciono nei patrimoni delle società e che in Italia sono cristallizzati;
• riforma del diritto societa-rio, che riporti il falso in bi-lan-cio alla ratio della legge, cioè un reato specifico che riguarda l’attività dell’amministratore infe-de-le che con dolo ha provo-ca-to un danno agli azionisti del-l’a-zienda. Eventuali altre irrego-larità ricadranno nell’ambito del reato di truffa o nel reato fi-scale, ma non nel falso in bilancio;
• reintroduzione della legge sull’ornato pubblico, una norma dell’800 in base alla quale nei propri uffici, nelle proprie fabbriche, nelle proprie case si può cambiare tutto a proprio piacimento, purché si rispettino le norme sanitarie. Le com-mis-sioni edilizie saranno chiamate in causa solo per quelle parti che si vedono dalla pubbli-ca via: è l’applicazione del concetto “padroni in casa propria”;
• redazione, entro tre anni, di un Codice unico delle leggi fi-sca-li, con abolizione delle 3000 leggi attualmente vigenti.
Ancora per quel che riguarda Economia e Lavoro i due schieramenti si caratterizzano per posizioni differenti.
L’Ulivo punta alla prosecuzione delle privatizzazioni, partendo dall’Enel. Mira poi a rendere conveniente alle imprese la creazione di un nuovo lavoro con crediti d’imposta, detas-sazione degli investimenti e sostegno alla mobilità. Diversificazione salariale nell’ambito del quadro dei contratti nazionali. Flessibilità nel lavoro attraverso il part-time e l’interinale.
Da parte del Polo si punta su una politica delle privatizzazio-ni con l’obiettivo di un’entrata per lo Stato di 100 mila mi-liar---di. Flessibilità nei rapporti di la-voro attraverso l’in-tro-du-zione di nuove forme contrattuali.
Sul fronte Pensioni, l’Uli-vo ri-tiene opportuno verificare lo stato di attuazione della riforma varata da Dini.
Il Polo, invece, si fa forte della proposta di aumentare le pensioni minime ad 1 milione di li-re ed alzare quelle so-ciali in due fasi, prima portan-dole a 700 mila lire e poi a 1 milione, nel giro di due anni.
Relativamente al problema Sicurezza il programma dell’U-li--vo propone: maggiore legame tra le forze dell’ordine e le comunità che debbono proteggere e migliore coordinamento tra le varie forze di polizia; migliori trattamenti economici per chi lavora in prima li-nea e incentivi all’impiego di strumenti anticrimine sofistica-ti in uffici, abitazioni, negozi; maggiore severità verso i reati più gravi e pene alternative per quelli minori; dimezzamento della durata dei processi, restituendo ruolo centrale al primo grado di giu-dizio, impedendo scar-ce-ra-zio--ni e prescrizioni facili, con-tra---stan-do tutte le forme di o-stru-zio-ni-smo e dilazione nei ri---corsi in Appello e Cassazione.
Per quanto attiene il tema Im-mi-grati Rutelli propone l’esten-sio--ne e piena applicazio-ne degli ac-cordi di reamis-sio-ne con i Paesi di provenien-za dell’immi-gra-zio--ne clandestina. E ancora l’e-spul-sione immediata per quanti abbiano commesso reati mi-no---ri, con pene da scontare nel Paese di origine. Pieno coor-di--na-mento tra polizie euro-pee alle fron-tiere, con supporto di un’a-zio--ne coordinata di intelligence.
Sul versante Sicurezza il programma del Centrodestra ha mes-so a punto un “Progetto per la prevenzione dei reati”, con la riorganizzazione dell’in-te-ro apparato della sicurezza per proteggere davvero i citta-di-ni: controllo del territorio con poten-zia-mento prima di tutto della polizia cittadina; forze dell’or-di-ne meglio pagate e meglio equipaggiate; rapidità dei processi e certezza della pena.
Sul versan-te dell’Immigrazione Berlu-sco-ni parla di porte aperte per chi ar--riva dai Paesi non aderenti all’Ocse, ma soltanto previa iscri-zio-ne in un apposito ruolo, con acquisizione del codice fiscale. Ma parla anche di rimpatrio im-mediato per coloro che entro sei mesi dall’ingresso in Italia non abbiano avviato un’attività regolare. Coinvolgimento anche delle Regioni alle quali spetterebbe il compito di indivi-dua-re ogni sei mesi le quote e il tipo di immigrati extracomu-nitari da accogliere nel territorio.
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