TURISMO PASQUALE: PIU’ OMBRE CHE LUCI
Nr. 11 del 12/06/2001
I dati Istat confermano un calo del 13,6 per cento delle presenze
L'ISTAT ha reso noto l'andamento turistico del periodo pasquale e ha titolato l'indagine in modo significativo: “Flussi e disdette dei clienti nelle strutture alberghiere”. E' chiaro che il maltempo del periodo è risultato l'elemento negativo principale che ha costretto migliaia di persone (per lo più italiane) a rinunciare alle vacanze.
L'ISTAT inoltre fa riferimento anche ad un “effetto calendario”: l'anno scorso Pasqua è caduta il 23 aprile e quindi a ridosso di altre festività come il 25 aprile e il primo maggio, con migliori condizioni climatiche e comunque più propizie rispetto a quelle di quest'anno. Infine va ricordato che la Pasqua 2000 ha rappresentato il primo grande evento giubilare di richiamo turistico.
Il movimento alberghiero in Italia nel periodo pasquale è stato inferiore del 16,6% negli arrivi e del 16,5 nelle presenze. Gli italiani hanno fatto segnare i dati meno favorevoli (-27,9 e - 30,6) mentre per gli stranieri si sono avuti incrementi rispettivamente dello 0,7 e 0,8 per cento.
Quanto al Nordest il totale degli arrivi è stato inferiore del 5,4 per cento rispetto ai dati del 2000 (-18,4 gli italiani e +13,2 gli stranieri); le presenze sono state inferiori del 13,6 per cento (-29,4 gli italiani e addirittura + 2,0 gli stranieri).
Il turismo nel Veneto, come in altre regioni, è un prodotto altamente complesso, diversificato e legato al territorio, ma soprattutto alle condizioni climatiche. Sui fattori naturali nessuno è in grado di prevedere gli eventi sfavorevoli e di neutralizzarli. Quello che si può fare invece è legato a determinate politiche dell'accoglienza e a manifestazioni che caratterizzino in modo chiaro le nostre località.
Confturismo Veneto sta sensibilizzando le istituzioni sui temi ambientali, su quelli dei trasporti e dell'occupazione invocando interventi che possano favorire i flussi turistici, che privilegino la qualità della vita e delle strutture ricettive, che accelerino le grandi opere pubbliche, specialmente quelle legate al sistema stradale ed autostradale. A questo proposito il presidente regionale di Confturismo Veneto Alessandro Peruch si è recentemente rivolto ai politici e agli amministratori della regione perché impegnino tutte le loro forze per rilanciare l'immagine internazionale del Veneto e per ottenere una concertazione sui temi e sui problemi del nostro turismo.
In particolare Peruch ha chiesto di rendere più flessibile il mercato del lavoro che nel settore presenta proprie caratteristiche; di incentivare gli investimenti; di puntare ad uno sviluppo del turismo sostenibile favorendo alleanze e concertazione tra pubblico e privato; di garantire la sicurezza delle attività nel settore controllando il territorio e facendo rispettare le regole; di valorizzare e rafforzare lo sviluppo e l'identità di un turismo europeo.
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