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Confcommercio Veneto Notizie

FORMAZIONE A TUTTO CAMPO PER LA MONETA UNICA

Nr. 11 del 12/06/2001

Incontri, corsi, indagini: così l’Ascom di Vicenza si impegna a traghettare le imprese del terziario in Eurolandia

Per l’introduzione della nuova moneta unica europea siamo oramai al rush finale. Tra pochi mesi, ed esattamente il primo gennaio 2002, la “vecchia” Lira andrà ufficialmente in pensione (anche se continuerà ancora a circolare per altri due mesi) e verrà sostituita da nuovi e fiammanti Euro. Un evento che sta già provocando un impatto notevole nelle aziende, non solo dal punto di vista tecnico (per l’aggiornamento della contabilità, dei sistemi informatici, dei contratti, ecc.) ma anche nei rapporti con i consumatori-clienti.
Una cosa comunque è certa: l’Euro non deve cogliere impreparati né i cittadini né tantomeno le imprese. “Bisogna essere pronti a questa scadenza cruciale, senza comunque farsi prendere dall’agitazione. Gli strumenti per superare indenni questo passaggio ci sono, basta essere coscienti dell’importanza del momento. E ciò vale soprattutto per gli operatori del commercio, che rappresentano senz’ombra di dubbio il “fronte caldo” di questa svolta epocale”. A parlare è Andrea Gallo, direttore dell’Associazione Commercianti di Vicenza, che ai propri iscritti ha offerto da tre anni a questa parte un numero considerevole di occasioni per stare al passo con le novità introdotte dall’Euro. Qualche cifra? Quattro i convegni sul tema organizzati direttamente dall’Ascom, più di 50 gli incontri informativi indirizzati alle imprese, una ventina gli incontri di aggiornamento professionale per i dettaglianti, tre iniziative pilota con simulazioni di doppio prezzo, che hanno coinvolto 60 operatori nel comune di Costabissara; senza dimenticare le iniziative di sostegno al marchio “Eurologo”, realizzate in collaborazione con la Camera di Commercio. Un palmarès di iniziative di tutto rispetto dunque, “anche perché - commenta Andrea Gallo - si è trattato di un percorso che ha toccato in modo semplice e pratico tutti gli aspetti relativi all’introduzione della moneta unica. Da come fare i calcoli esatti a come adeguare le attrezzature, fino ai problemi della concorrenza e del rapporto con i fornitori. Non si sono poi tralasciati nemmeno gli aspetti psicologici che questo mutamento provocherà nei cittadini-consumatori. Non possiamo certo ignorare, infatti, il tema della politica dei prezzi legato al problema degli arrotondamenti, che cambierà radicalmente abitudini d’acquisto consolidate nel tempo. Proprio per consentire agli operatori del terziario di mercato di affrontare con sicurezza e tranquillità questa importante scadenza, l’Ascom di Vicenza ha dunque messo in campo notevoli risorse ed energie. Uno sforzo apprezzato dai nostri iscritti, ma anche dai clienti-consumatori, che si sono avvicinati con serietà e attenzione alle nostre iniziative”.
Un attivismo, quello dell’Ascom, che si sta ulteriormente intensificando in queste ultime settimane. Lo scopo è quello di realizzare un accompagnamento quanto più diffuso possibile rispetto al sistema imprenditoriale provinciale del comparto del commercio, turismo e servizi, che conta moltissime imprese di ridotta dimensione.
“Con gli incontri formativi e con l’utilizzo delle più moderne tecnologie, la nostra azione informativa sull’Euro è stata, e sarà ancor più in futuro, a 360 gradi - è il commento di Andrea Gallo, direttore dell’Ascom di Vicenza - Credo veramente che non ci siano più alibi per non essere informati su questa scadenza. Certo, adeguarsi non è poi così semplice. Ma è proprio per questo che insistiamo per mettere quanto più al corrente gli operatori del settore e i cittadini sugli obblighi imposti dalla nuova moneta. Anche perché, ne sono convinto, l’Euro, non è solo un’incombenza ma rappresenta anche un’opportunità per tutti”.
E proprio per tenere monitorato il grado di adeguamento delle imprese all’Euro, l’Ascom ha anche in programma delle indagini periodiche, a cadenza bimestrale, che coinvolgeranno un campione di imprese alle quali verrà somministrato ripetutamente un questionario. I dati risultanti, adeguatamente elaborati e commentati, costituiranno il contenuto dell’indagine e verranno esposti in successivi “rapporti”.
Un piccolo “esame di maturità” all’Euro, dunque, per le imprese del settore, prima di entrare definitivamente - e senza ulteriore possibilità di appello - in Eurolandia.

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