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Confcommercio Veneto Notizie

PROGRAMMAZIONE COMMERCIALE: E’ PROROGA

Nr. 12 del 26/06/2001

Il 9 agosto termina la prima fase della legge sull’insediamento delle attività
Una circolare della Regione precisa che non ci saranno vuoti legislativi, rimarrà in vigore la normativa in essere

Si avvicina rapidamente il 9 agosto, data in cui si consumano i due anni di applicazione della prima fase della disciplina regionale in materia di commercio. Difficilmente la Regione riuscirà entro poco più di un mese a definire i criteri che regoleranno il periodo ordinario di programmazione che avrà una durata di tre anni. Per questo motivo la Regione ha predisposto una circolare esplicativa, rivolta in particolare ai Comuni, in cui precisa che dopo il 9 agosto avrà inizio una fase di transizione, durante la quale di fatto resterà in vigore, in materia di insediamento di attività commerciali di media e grande dimensione, la legge regionale n. 37 del 1999. Insomma si apre una parentesi di “prorogatio” evitando così un pericoloso vuoto legislativo.
La circolare della Regione pre--cisa che, per quanto riguarda le medie strutture di vendita, la delibera dei Comuni che fis--sa i criteri commerciali e le nor-me sul procedimento conti-nuerà ad avere efficacia finché non verrà sostituita da un altro provvedimento amministrativo che, eventualmente, i Co-mu--ni dovranno adottare entro 180 giorni dall’approvazione del-la nuova normativa regiona-le.
Il documento proposto dall’assessore alle politiche al commercio Giancarlo Conta e approvato dalla Regione rileva altresì che i limiti dimensionali degli esercizi stabiliti per la fase di prima applicazione della legge sono prorogati anche oltre i primi due anni, fino all’entrata in vigore della nuova disciplina; infine la circolare prende in esame anche il tema delle domande di autorizzazione per grandi strutture di vendita, sottolineando che nel caso di pratica istruita “a cavallo” tra vecchia e nuova disciplina, la Conferenza dei Servizi esaminerà l’istanza secondo le nuove disposizioni, nei termini e con le modalità stabilite dalla Giunta regionale.
L’intervento della Regione quanto mai opportuno e puntuale è, ovviamente, condiviso dalla nostra organizzazione che ha sempre ritenuto di grande portata i contenuti e gli obiettivi della legge 37, un provvedimento con il quale è iniziato il futuro ed è stato messo fine ad un lungo periodo in cui la rete commerciale, formata in Veneto per la maggior parte da esercizi di piccole dimensioni, si era trovata da sola, con l’ausilio proprio della Confcommercio locale, a contrastare la progressiva disgregazione dei poli insediativi.
In vista della seconda fase della programmazione regionale per quanto riguarda l’insediamento di attività commerciali, la nostra associazione, di gran lunga la più rappresentativa nel settore del terziario di mercato, auspica e si mette a disposizione del legislatore perché le nuove norme siano ispirate all’equazione fra criteri urbanistici e commerciali, a tutela degli esercizi esistenti, e ciò non in nome di una astratta difesa corporativa; ma a garanzia della permanenza del diritto di scelta per i consumatori e di un servizio sociale assolutamente irrinunciabili.
Così come è stata la prima fase dopo la cosiddetta liberalizzazione, anche il futuro in questa materia di competenza regionale dovrebbe essere ricco di obiettivi che conducano alla razionalizzazione e non alla deregulation selvaggia.

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