IL VALORE DELLE ENUNCIAZIONI
Nr. 13 del 10/07/2001
«Signor Presidente, Confcommercio è e resterà sempre un soggetto politico fortemente autonomo, ma è probabile che in questa sala sia- no idealmente rap- pre- sentati alcuni di quei milioni di voti che le hanno consentito di vincere le elezioni. Bene, ora è arrivato il momento di far vincere anche loro. E, perché siano loro a vincere, tre cose devono essere fatte: primo, far crescere il mercato liberandolo dalle forche caudine dei monopoli che fino ad oggi ne hanno bloccato lo sviluppo. Secondo, demolire usando, se occorre, anche il piccone, quelle strutture dello Stato e del parastato, che, per tutelare meglio i propri interessi hanno remato contro tutti coloro che hanno cercato di creare forme moderne di mercato e di concorrenza. Infine, dobbiamo riuscire a creare un sistema economico che abbia regole di garanzia, ma anche strutture, capitali, professionalità che gli consentano di sfruttare al meglio quel che oggi offre la globalizzazione».
Queste le prime righe dell’intervento di Sergio Billè all’assemblea annuale della Confederazione. Ovviamente, del tutto condivisibili, ma ciò che ci interessa rimarcare è la forza e il valore di quel «Confcommercio soggetto politico fortemente autonomo», una enunciazione pubblica che adesso, ci auguriamo sia seguita da atti concreti e cioè dalla reintroduzione nello Statuto dell’Organizzazione di una espressa incompatibilità a ricoprire incarichi associativi e ruoli politici e di governo. Sarebbe questo un atto di coerenza per ribadire l’indipendenza della Confcommercio dalla politica, indipendenza attraverso la quale ha costruito, da sempre, la sua azione sindacale. E’ questa dell’equidistanza dai partiti e dai governi, una partita su cui le Ascom venete sono da tempo compatte e per la quale non accettano deroghe.
Un impegno non contro questa o quella segreteria di partito, ma un’azione a difesa delle migliaia di dirigenti locali e di associati che scelgono Confcommercio esclusivamente per i suoi servizi, per le sue iniziative a sostegno delle istanze delle aziende del commercio, dei servizi e del turismo di qualunque colore sia la controparte amministrativa.
Nello stesso tempo i dirigenti veneti stanno accelerando l’azione presso gli uffici romani affinché abbia concreta applicazione il progetto di federalismo associativo a beneficio delle Ascom locali come della confederazione e affinché il tutto non rimanga solo un’enunciazione.
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