EURO, IL CAMBIAMENTO ORMAI BUSSA ALLA PORTA
Nr. 14 del 20/07/2001
A sei mesi dall’introduzione della moneta unica ancora tanti problemi pratici e psicologici da risolvere
Chi non se ne preoccupa e aspetta il solito slittamento non si illuda: dal 1° gennaio 2002 entrerà in vigore la nuova moneta
Mancano poco più di 150 giorni all’ufficiale introduzione dell’euro. E’ prevedibile che dopo l’estate la campagna di informazione sarà intensificata, fino a diventare martellante in vista del fatidico «E-day».
Spetterà proprio ai commercianti un ruolo fondamentale: aiutare i cittadini a superare l’ansia e la diffidenza che sempre accompagnano i grandi cambiamenti, come questo del passaggio alla mone- ta unica. Infatti ancor prima dei rischi pratici gli esperti sem- bra- no preoccupati da quelli psicologici. Non a caso i responsa- bi- li di Banca d’Italia e Ministero del Tesoro si appellano al buon senso, invitando i cittadi- ni a non azzuffarsi per cambiare l’euro il due gennaio 2002, riba- den- do che per due mesi, fino al 28 febbraio, la lira continuerà regolarmente ad essere in corso, convivendo per ogni transazione con la nuova divisa.
La Confcommercio intende assistere i propri associati nella marcia di avvicinamento alla mo- neta unica, ma è pronta a fa- re la sua parte anche verso i consumatori. La Confederazio- ne sta lavorando da tempo al- l’or- - - ganizzazione di una speciale «Giornata euro» per fi- - ne set- te- mbre, un’oc- ca- - - sione che coinvol- ge- rà le organizzazioni lo- - ca- - li per illustrare i mecca- - - ni- smi del nuovo si- ste- - ma e le ca- rat- - teristiche delle nuove mone- te.
Passando invece agli aspetti pratici del «pensionamento» della lira, uno dei primi proble- mi legati all’introduzio- ne dell’euro è quello del- la pre-alimen- tazione. Il 1° settembre in- fat- ti inizierà la movimentazione di quasi 40.000 tonnel- late di monete ai 26 mila sportelli degli istituti di credito e ai 14.000 uffici delle Poste Italiane, che in seguito si occu- peranno di distribuire le monete nei vari tagli. Se i cittadini a partire dal 15 dicembre potranno acquistare i «mini kit euro», confezioni del valore di circa 25 mila lire (12,91 euro), per il settore di- stri- butivo le strade per l'approvigionamento delle nuove monete si presen- tano diversificate in ragione della dimensione dei punti vendita.
I piccoli esercenti potranno acquistare a partire dal 15 dicembre uno «starter-kit euro» del valore di 610 mila lire (315 euro), composto da monete e da mazzette di 25 banconote da 5 euro, il taglio cioè che, una volta a regime il nuovo si- ste- ma, ri- sul- terà maggiormente circolante. Le realtà di di- men- sioni medio-grandi potranno rifornirsi di «kit mono-taglio» il cui valore può raggiungere i 78 milioni (40.285 euro).
La grande distribuzione si ap- provvigionerà direttamente alla Banca d’Italia. E’ indi- scu- tibi- le che la pre-alimentazione è una possibilità che offre agli im- pren- di- tori del settore com- mer- cio dei vantaggi, ma anche dei ri- schi: in particolare la sicurezza, dovendo tenere in negozio un considerevole valore di con- tan- te. Particolare attenzione invece bisognerà prestare al capitolo «titoli di credito in lire» e- messi con data succes- siva al 31 dicembre 2001. Infatti, tutte le forme di moneta scritturale in li- re (assegni, bonifici, cambiali ecc.) recanti una data successiva al 31 dicembre 2001 potran- no non essere onorati dall’emit- ten- te, in quanto emessi in una va- luta non avente più corso le- ga- le.
Altro problema che in questi mesi gli esercenti dovranno affrontare riguarda l’adeguamento del registratore di cassa all’euro, dato che a partire dal gennaio 2002 dovranno essere rilasciati solo scontrini in euro. Non necessariamente tutti gli apparecchi esistenti dovranno essere sostituiti: alcuni modelli di registratori possono essere euro-compatibili con l’intervento di un tecnico specializzato.
Ma come detto all’inizio, l’aspetto che gli operatori dovranno maggiormente curare è il rapporto con il consumatore, un campo su cui da tempo si è indirizzata l’azione del programma Eurologo. Il protocollo, fortemente voluto dalla Commissione Europea, al quale i negozianti possono volontariamente aderire, è in sostanza un «allenamento» sia dell’esercente sia del consumatore sulla doppia indicazione dei prezzi e sull’appli- cazione di precise regole di arrotondamento e conversione.
Ma un costante lavoro psico- logico, che coinvolgerà anche e soprattutto i negozianti, si dovrà svolgere nei prossimi mesi anche nel tentativo di far supe- ra- re ai consumatori l’errata per- ce- zione di ritrovarsi, con l’intro- duzione dell’euro, più poveri. Una sensazione questa che può essere trasmes- sa dalla sem- pli- ce considerazione numerica delle situa- zioni economiche per- sonali, nel senso che chi oggi percepi- sce 2 milioni di sti- pen- dio o di pen- sione al mese, dal primo gennaio 2002 avrà mille euro. Come reagirà? Cale- ran- no ulteriormente i consumi?
In pratica, l’incognita euro tocca anche la sfera psicologica, una sorta di ansia da trapasso monetario che però, come sostengono alcuni esperti, alla fine povrebbe dimostrarsi ingiustificata, come av- ven- ne un anno e mezzo fa per il Millenium bug.
Come arriverà l’Euro nelle nostre tasche
2001
dal 1° settembre Inizia la prealimentazione di monete in euro ai 26mila sportelli bancari
e ai 14mila uffici postali
dal 1° dicembre Inizia la prealimentazione di monete al settore commerciale
dal 15 dicembre Inizia la prealimentazione di monete in euro per i dettaglianti. Anche il pubblico
ha la possibilità di recarsi in banca e acquistare un mini-kit di monete per un
valore di 12,91 euro (25mila lire circa), non spendibili fino al 31 dicembre 2001
dal 29 dicembre Le banche restano chiuse e una task forse sarà al lavoro per completare
al 1° gennaio le operazioni legate al changeover
il 31 dicembre Finisce il periodo transitorio, iniziato il 1 gennaio 1999
2002
dal 1° gennaio L’euro diventa la nuova moneta di 12 Paesi dell’Unione monetaria: da oggi bilanci,
fatture e contabilità vanno espressi solo in euro. Iniziano a circolare anche le banconote
in euro. I Bancomat erogano solo euro e si possono emettere solo assegni in euro.
I conti correnti sono già stati automaticamente e gratuitamente convertiti in euro
fino al È il periodo della cosiddetta «doppia circolazione»: nei supermercati e nei negozi
28 febbraio si può pagare ancora in lire, ma è preferibile (come suggerito dalla Commissione
Ue) dare il resto in euro. I commercianti possono cambiare le lire presso gli sportelli
del sistema bancario e postale nonché presso le filiali della Banca d’Italia.
dal 1° marzo Fine dei corso legale della lira. La valuta nazionale non potrà più essere utilizzata
per operazioni commerciali di qualsiasi natura
2012
fino al 1° marzo E’ ancora possibile convertire gratuitamente banconote e monete in lire presso
tutte le filiali della Banca d’Italia
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