RICERCA PRODOTTI : {{query}}

{{errore}}
Confcommercio Veneto Notizie

CONTRIBUTI PER I SISTEMI DI SICUREZZA

Nr. 14 del 20/07/2001

La copertura è pari al 30 per cento dell’investimento
Domande alla Regione entro il 20 settembre prossimo
Saranno pubblicati a breve sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto i criteri per l’assegnazione dei contributi previsti dalla legge regionale del 31 marzo 2000 n. 7 destinati ad interventi per migliorare la sicurezza delle attività commerciali ed artigianali per l’anno 2001.
Le domande dovranno essere presentate utilizzando l’apposito modulo regionale (anche attraverso organismi di garanzia fidi) entro e non oltre il prossimo 20 settembre 2001.
Anticipiamo gli elementi più importanti di questo provvedimento indirizzato alle categorie commerciali.
Soggetti beneficiari: piccole imprese, anche in forma coo- pe- rativa e associata, aventi sede legale e operativa nel Veneto e operanti nei settori della distribuzione di carburanti, gioiellerie e laboratori orafi con annesso negozio, edicole, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, rivendite di generi di monopolio, esercizi al dettaglio di foto-ottica, servizio pubblico di piazza e autotrasportatori (con alcune limitazioni).
Il contributo regionale viene assegnato per finanziare: collegamenti con centrali di vigilanza, casseforti con apertura a tempo, circuiti videocamere, porte e serramenti blindati, vetri antisfondamento e altri dispositivi di sicurezza idonei.
I lavori ammissibili presi in considerazione sono quelli di importo non inferiore ai 3 e non superiore ai 50 milioni di lire, iniziati dopo il 1° gennaio 2001 e da concludere, con presentazione della relativa documentazione, entro il 31/12/2002. Grazie alla proposta avanzata dalla Confcommercio del Veneto la soglia di investimento ammissibile è stata ridotta da 100 a 50 milioni, in modo da consentire a un maggior numero di domande di essere accolte positivamente.
Il contributo in conto capitale non potrà superare il 30 per cento dell’investimento ammesso e potrà essere erogato in due rate (la prima pari all’80 per cento, con presentazione di polizza fidejussoria e il saldo dopo la rendicontazione) oppure in unica soluzione, dopo la conclusione dell’iter.
L’assegnazione dei contributi sarà fatta sulla base di una graduatoria, che terrà conto delle seguenti priorità, nell’ordine in cui sono indicate:
• programmi di investimento realizzati in modo coordinato tra più soggetti privati;
• iniziative realizzate in concorso tra più soggetti pubblici e privati che si inseriscono in programmi di miglioramento della sicurezza sul territorio;
• imprese familiari senza d'ipendenti;
• nuovi impianti rispetto alle ristrutturazioni,
• elevato fatturato rispetto al reddito di impresa;
• presentazione della domanda tramite organismi di garanzia.
L’Ascom garantisce a tutti gli associati una completa e puntuale assistenza, alla luce della complessità dei casi concreti che si possono presentare e che richiedono una notevole conoscenza della normativa. Le aziende che desiderano usufruire dell’Associazione per la presentazione delle domande sono invitate a contattare gli Uffici Crediti delle Ascom.
I sistemi antirapina I sistemi antirapina più sofisticati consistono nel munire i negozi di congegni elettronici che trasmettono immediatamente l’allarme alle centrali operative delle forze dell’ordine con le quali viene concordato un programma di collaborazione. Attualmente l’elettronica e le nuove tecnologie sono in grado di rispondere alla domanda proveniente da tutti i settori. Da evidenziare come i timori legati alle pos- sibilità di venir rapinati non riguardino solo gli esercizi che fino a ieri costituivano il ber- sa- glio della malavita. quali oreficerie, supermercati, tabaccherie, impianti di carburanti, farmacie. Da qualche tempo, infatti, vengono presi di mira anche punti di vendita come panetterie, edicole di giornali, negozi di periferia.
L’insufficienza dei fondi regionali La Confcommercio del Veneto ha già prospettato alla Regione la necessità di ottenere maggiori disponibilità finanziarie. Lo scorso anno lo stanziamento di due miliardi si rivelò sufficiente per far fronte a 448 delle 611 domande pervenute. Ben 123 imprese non ottennero i contributi, pur essendo in possesso dei requisiti necessari, per mancanza di fondi (54 rivendite di generi di monopolio, un servizio pubblico da piazza, 11 distributori di carburanti, 16 gioiellerie e 41 pubblici esercizi). Così i 567 milioni e mezzo di lire mancanti verranno scalati dallo stanziamento previsto per il prossimo anno, riducendo, già in partenza, l’ammontare messo a disposizione delle aziende che presenteranno le richieste ex novo. Le domande avanzate in occasione del bando 2000 ammesse a contributo e non finanziate saranno, infatti, considerate ancora valide, ma verranno finanziate unicamente quelle i cui lavori sono iniziati successivamente al 1 gennaio 2001, oppure per la quota parte dei lavori iniziati dopo tale data.
I fondi, probabilmente, risulteranno insufficienti anche quest’anno, soprattutto considerata la recrudescenza dell’attività criminale. Molti presidenti delle Ascom venete hanno fatto presente alla Regione questa incresciosa situazione. Il presidente dell’Ascom di Padova, Gianfranco Chiesa, ha chiesto che le istituzioni venete tengano nella dovuta considerazione il livello di rischio di tutte le attività commerciali e che si facciano carico di adeguare i fondi alle esigenze, a volte drammatiche, di aziende e servizi nelle mire della malavita organizzata.
M.Z.

Torna alla pagina precedente

Condividi su Facebook Condividi su LinkedIn Stampa pagina