EMERGENZA TURISMO, LE PRIORITA’ PER AFFRONTARE LA CRISI
Nr. 18 del 22/10/2001
Il settore in gravissima difficoltà dopo l’attacco agli Usa, urgono interventi del Governo.
Solo in Settembre le perdite sono stimate in circa cento miliardi: decine di migliaia i posti di lavoro a rischio
Non ci arrenderemo all’emergenza. E’ questo il com-patto segnale emerso dall’incontro svoltosi in occasione della Giornata mondiale del Turismo, trasformatosi in una riflessione su «Come cambierà il turismo dopo l’attacco agli Usa».
Il turismo è la più impor- tan-te impresa del Paese, con più di due milioni di addetti e un apporto alla bilancia valu-taria consistentemente positivo. Un comparto così merita una straordinaria attenzione da parte del Governo. I presidenti delle categorie che fanno riferimento al turismo hanno ribadito che i provvedimenti sollecitati da tempo per dare più spinta al settore, dopo gli atten-tati di New York, sono divenu-ti indispensabili ed urgentissimi per salvaguardare l’occupa- zio- ne, visto che ci sono decine di migliaia di posti di lavoro a rischio.
Con due telegrammi invia- ti al presidente del consiglio Silvio Berlusconi e al ministro per le attività produttive Anto-nio Marzano, i responsabili nazionali di Confturismo hanno sollecitato l’inserimento nella finanziaria di provvedimenti co- me la Cassa integrazione straordinaria, il differimento dei versamenti di imposte e tri-buti, la detraibilità dell’Iva sul turismo d’affari, l’estensione del credito d’imposta ai contratti a termine e la fiscalizzazione degli oneri sociali.
Una delle misure che gli operatori sperano di vedere at-tuate in tempi strettissimi è la riduzione generalizzata dell’Iva, che consenta alle imprese italiane di trovarsi allo stesso livello competitivo dei concorrenti europei. Un tema questo già fatto proprio dal ministro Mar-zano che lo ha già sottoposto all’attenzione del commissario europeo Monti.
Il responsabile del dicastero delle attività produttive ha pe-raltro anticipato che intende proporre al governo modifiche alla politica fiscale, il potenziamento di 100 miliardi per il fondo turismo, una dilazione dei pagamenti per gli opera- tori del settore e la revisione de- gli accertamenti presunti del red-dito perchè, quando formulati, si basavano sui criteri che non tengono conto delle conseguenze dovute alla crisi. Resta poi, ha tenuto a ribadire Marzano, l’impegno del go-verno a proseguire nella politica strutturale per il settore turistico.
L’impressione è che il Paese e chi ne ha la responsabilità politica abbiano capito lo stato di emergenze di questo comparto, un’emergenza resa evidente dai numeri. Si parla di una perdita sul fronte estero di oltre 500 miliardi per fine anno e 100 miliardi solo nel mese di settembre. Le disdette negli alberghi piovono in continuazione. In particolare gli albergatori si aspettano facilitazioni sulle ristrutturazioni e lo slittamento della scadenza di aprile per l’adeguamento alle norme di prevenzione degli incendi.
Altrettanto delicata la si-tuazione delle agenzie viaggio. Un recente sondaggio ha verificato che il 46% dei pacchetti viaggio è stato cancellato, mentre nei prossimi tre mesi ci si attende un calo del 55%, l’emissione di bi-glietti aerei per spostamenti privati è in flessione del 55%, quella per viaggi d’affari del 42%.
In definitiva uno scenario che configura uno stato di emergenza che abbisogna di misure straordinarie per vin- cere la sfida della sopravvivenza.
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