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Confcommercio Veneto Notizie

PER LA FIRMA DIGITALE RIVOLGITI ALL’ASCOM

Nr. 18 del 22/10/2001

La firma digitale diventa finalmente una realtà. Dal prossimo 9 dicembre 2001, infatti, come stabilito dalla legge n. 340 del 24.11.2000, tutte le domande di iscrizione e di deposito al Registro delle imprese, ad eccezione di quelle individuali, dovranno obbligatoriamente essere inviate per via telematica o su supporto informatico.
Per dare piena e rapida attuazione a tale previsione legi-slativa, dunque, la Camera di Commercio di Vicenza ha stipulato una convenzione con la Confcommercio provinciale, così da attivare il procedimento necessario a rendere operativo il meccanismo elettronico.
In pratica la Camera di Commercio, tramite la società consortile Infocamere, ha avviato un sistema di trasferimento in via digitale dei documenti, dotando le società iscritte di una carta a microprocessore (smart card), lo «strumento» operativo per l’apposizione della firma digitale (una tessera che contiene un codice per apporre la firma digitale nei documenti).
In ogni ufficio della Confcommercio, pertanto, è già presente un «incaricato alla registrazione» che, per conto della Camera di Commercio, ha il compito di procedere alla identificazione dell’utente, raccogliendo la richiesta di registrazione e la certificazione compilata dall’operatore. Quindi, dopo il rilascio di apposita ricevuta, l’operatore consegna il manuale operativo, copia del contratto e del codice segreto di revoca, trasmettendo poi al competente ufficio camerale la documentazione per il definitivo rilascio del dispositivo di firma digitale. Tale servizio, denomi-nato «Post Card», viene svolto negli uffici della sede provinciale e di tutte le sedi mandamentali Ascom e con- sente, ad esempio, di anticipa- re il rilascio della firma digitale nella delicata fase iniziale di costituzione dell’impresa, permettendo da subito un facile accesso e un «colloquio» diretto con la struttura camerale.
In un sistema che tende alla piena informatizzazione delle funzioni e delle strutture della pubblica amministrazione, la firma digitale rappresenta uno strumento tecnico giuri- di- co che consente di attribuire a qualsiasi docu-mento in-formatico piena validità ad ogni effetto di legge. La prima consegna della smart card al legale rappresentante delle società è gratuita, mentre per altre richieste o per eventuali rinnovi il corrispettivo richiesto dalla Camera di Commercio è pari a 50.000 lire. Lo stesso importo viene richiesto ai tito-lari di ditte individuali. I dispositivi di firma digitale rila-sciati dall’Ente Camerale non sono abilitati per il solo registro imprese, ma in futuro, quanto gli strumenti informa-tici in dotazione alle varie Am-ministrazioni pubbliche sa- ranno in grado di leggerli, potranno essere usati per firmare ogni atto e tipo di documento.


Un codice per dare al documento
informatico valore di legge
La firma digitale è un codice segreto, che consente a due soggetti di riconoscersi. In sostanza si tratta di un’informazione che viene aggiunta a un documento informatico per garantirne l’integrità e la provenienza e può essere utilizzata per autenticare qualsiasi sequenza di simboli binari indipendentemente dal loro significato. Per ottenere tale firma, in sostanza, è necessario coniugare due codici, uno in possesso della Pubblica Amministrazione e l’altro del titolare della chiave: solo l’uso congiunto delle due chiavi asimmetriche consente di apporre la firma digitale sotto il documento. In questo modo è possibile far viaggiare in rete documenti informatici, comprese le dichiarazioni fiscali e contributive, senza alcun rischio e senza spostarsi da casa o dal posto di lavoro, ma semplicemente via Internet, validando poi il tutto con il proprio codice.

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