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Confcommercio Veneto Notizie

MERCATINI D’ANTIQUARIATO, STOP AI FALSI HOBBISTI

Nr. 21 del 20/11/2001

Una delibera della Giunta regionale pone forti limiti all’attività degli operatori non professionali
Il presidente regionale FIMA Mario Bedin: “Un passo avanti rispetto alla situazione attuale, che manca di regolamentazione”

Dal 1. gennaio 2002 per i così detti «furbi» la vita sarà un po’ più difficile. La recente delibera regionale che regolamenta i mercatini dell’antiquariato e del collezionismo in applicazione alla nuova legge sul commercio in aree pubbliche, infatti, inserisce alcuni rigidi criteri di regolamentazione per gli operatori «non professionali», vale a dire gli hobbisti, dietro la cui figura si nascondono a volte soggetti che con l’hobby dell’antiquariato non hanno proprio nulla a che fare.
«Il nostro pressing sulla Giunta Regionale ha avuto fi- nal- mente i suoi effetti - è il commento di Mario Bedin, pre- sidente regionale della Fima (Federazione italiana mercanti d’arte) nonché presidente dell’associazione provinciale antiquari e mercanti d’arte della Confcommercio di Vicenza -. La delibera approvata costituisce un passo avanti rispetto alla situazione attuale in quanto pone dei limiti all’attività, finora poco regolamentata, degli operatori «non professionali». Certo, da parte nostra avevamo richiesto che questi operatori venissero di fatto equiparati ai professionali, ma in ogni caso questa delibera è una vittoria perché vengono in sostanza posti dei limiti precisi all’operatività degli hobbisti».
Le chiare limitazioni introdotte dalla delibera regionale, che entrerà in vigore il primo gennaio 2002, vanno in effetti considerate fondamentali per l’emersione della reale attività di quegli operatori «non professionali», che, di fatto, non sono tali ma sono commercianti a tutti gli effetti. Tra questi va segnalato il limite di dimensione del posteggio, che non potrà essere superiore ai 12 metri quadrati; il numero di posteggi riservato agli operatori «non professionali», che non potrà essere superiore a quello dei professionali; la priorità di partecipazione concessa a quegli operatori «non professionali» che abbiano un minor numero di presenze; l’obbligo di controllo e di vidimazione dei cartellini dei «non professionali» da parte dei comuni, prima del controllo dei professionali.
«Sono state poi confermate - afferma Mario Bedin – alcune limitazioni già presenti nella precedente regolamentazione regionale ma, a volte, del tutto ignorate dalle Amministrazioni comunali. E’ il caso della vidimazione dei cartellini, dell’obbligo del titolare dell’autorizzazione di permanere per tutta la durata della manifestazione, dell’obbligo di redigere un elenco circostanziato dei beni che si intendono porre in vendita». Ma un’ulteriore importante novità prevista dalla delibera regionale è quella che riserva proprio alla Regione la facoltà di riconoscere o meno l’istituzione di un mercatino dell’antiquariato e del collezionismo. «In questo modo – sottolinea il presidente regionale Fima - verrà finalmente posto un po’ d’ordine sulla realtà dei mercatini dell’antiquariato: ogni mercatino dovrà infatti avere un proprio regolamento, completo di individuazione delle aree di svolgimento, di numero di posteggi e di loro dimensione, con la distinzione delle aree destinate agli operatori professionali e «non». Ora – conclude Mario Bedin – sarà compito delle singole Amministrazioni comunali attivarsi per porre in essere gli opportuni controlli e far sì che non si ripetano quegli abusi che, purtroppo, abbiamo constatato in questi anni».

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