TURISMO. ARRIVANO I FONDI, MA NON BASTANO A SOSTENERE L’OCCUPAZIONE
Nr. 21 del 20/11/2001
Nella Finanziaria previsti 97 miliardi annui per il 2002, 2003 e 2004
Eccole, finalmente, le risorse per il turismo in crisi. Si tratta di 97 miliardi annui per il 2002, 2003 e 2004 destinati al fondo Turismo del Ministero delle Attività Produttive. La misura è contenuta nel testo della Finanziaria licenziato dal Senato. Gli agenti di viaggio, però, non ci stanno. Il Consiglio dei Ministri non ha infatti preso alcuna decisione a sostegno delle imprese e dell’occupazione nel settore. La categoria è preoccupata: non si può più aspettare, occorrono provvedimenti urgenti. Se ne fa voce il Presidente della Fiavet Antonio Tozzi: «la situazione è disastrosa. Le prenotazioni si sono annullate. Sono diminuite anche quelle per i viaggi d’affari, almeno del 3°%. Per non parlare poi dei viaggi voluttuari: le vacanze sono state pressoché cancellate. Vi sono addirittura dei pacchetti di viaggio che hanno superato l’80% di perdita. Insomma ormai parte solo chi deve assolutamente partire». Tozzi ha anche reso noto il risultato di un’indagine condotta tra 300 agenzie del settore. Sono 1500 i licenziamenti operati nel settore turismo, 1200 i contratti a termine non rinnovati e il 40% degli addetti ha subito la riduzione dell’orario di lavoro. Se le misure urgenti non saranno varate all’istante dal Governo, i valori, già così disastrosi, si moltiplicheranno di 4/5 volte». Le associazioni di rappresentanza degli agenti di viaggio hanno anche diramato una dura nota di protesta, dove si lamenta il fatto che «mentre in molti Paesi Europei i Governi hanno adottato misure straordinarie, il Governo Italiano non riesce neppure a mantenere gli impegni che si era assunto negli incontri con le Associazioni di settore e con le Regioni». E’ un atteggiamento «assurdo e poco responsabile, che condannerà molte aziende piccole e medie alla chiusura o a drastici ridimensionamenti del personale dipendente». La Fiavet conclude ricordando che «lo stato di mobilitazione della categoria continua, mentre nei prossimi giorni saranno avviate ulteriori iniziative ancora più incisive, mirate a rimuovere questa intollerante apatia del Governo».