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Confcommercio Veneto Notizie

EURO, ASSEGNI CONTROLLATI SPECIALI

Nr. 19 del 26/11/2001

A tu per tu con regole, barre e decimali: istruzioni per una corretta compilazione
Attenzione alla data di emissione: dal 1 gennaio quelli in lire saranno nulli



Attenzione agli assegni: dal 1° gennaio 2002 dovranno obbligatoriamente essere emessi in euro. E, aspetto forse meno cono- - - - sciuto, anche in questo caso fate attenzione al modulo su cui sono compilati: non ver- ran- no infatti accettati da nes- su- - na banca eventuali asse- gni con i valori espressi in euro ma su moduli vecchi, che ri- por- tano cioè la dicitura lire (anche se depennata o corretta).
Gli operatori del com- mer- cio quindi, non devono farsi ingannare dal periodo di doppia circolazione esistente per la carta moneta, in cui sarà sostanzialmente ininfluente incassare banconote con la vecchia o la nuova valuta.
Quando ricevono un asse- gno l’occhio deve cadere immediatamente sulla data di emissione: fino al 31 dicembre 2001 va tutto bene, ma dall’1 gennaio 2002 gli assegni (che si tratti di bancari o di circolari non cambia) espressi con la vecchia lira sono carta straccia. Il traente dovrà riemetterli in euro, utilizzando gli appositi libretti contrassegnati dal logo euro e dalla parola pre- sta- mpata euro accanto agli spazi preposti all’inserimento delle cifre.
Discorso diverso per carte di credito Banco- mat, Pagobancomat o Pos: fun- zioneranno infatti auto- ma- ticamente in euro senza necessità di sostituzione della tessera.
Ma torniamo agi assegni per vedere da vicino come van- no compilati.
L’indicazio- ne del luogo e della data di emissione rimane come sempre obbligatoria. La prima particolarità riguarda la cifra: per motivi di sicurezza i due decimali vanno sempre indicati anche se uguali a zero e vanno dopo la virgola. Nell’importo in lettere, i decimali vanno separati dagli interi con una barra (che quindi corrisponde alla virgola) e scritti in forma numerica.
In pratica, se si deve emettere un as- se- gno con decimali, si scrive- rà, per esempio 55,16 nella parte in cifre e Cin- quan- tacin- que/16 nella parte in lettere. Se la cifra è «tonda», ovvero non vi sono decimali, si scri- ve- rà 55,00 nella parte in cifre e Cinquantacinque/00 nella parte in lettere.
Va infine ricordato che, in base alla legge 197/91, gli assegni bancari di importo superiore a 10.329,14 euro devono sempre riportare la clausola Non Trasferibile e l’indicazione del beneficiario.

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