COMMERCIANTI: DARE IL RESTO IN EURO NON E’ UN OBBLIGO
Nr. 23 del 18/12/2001
Viene solo consigliato, se possibile Nei due mesi di doppia circolazione lira-euro non c’è alcun obbligo di dare il resto esclusivamente in euro. I commercianti, infatti, sono stati esortati a «dare, laddove possibile, i resti in euro, anche a fronte di pagamenti in lire», ma non obbligati. La fonte è il Comitato Euro, che nel marzo 2001 ha emesso un comunicato chiarificatore i cui contenuti sono pubblicati nel sito Internet www.euro.tesoro.it. D’altra parte, questa esortazione è ripresa anche dal Protocollo «Eurologo» e anche la stessa Commissione Europea, in una delle ultime Raccomandazioni pubblicate sull’argomento (la 2985 dell’11 ottobre 2000), elencando le misure per facilitare la transizione all’euro, ha testualmente dichiarato che «gli Stati membri, le associazioni di categoria e le Camere di Commercio dovrebbero incoraggiare commercianti, artigiani e liberi professionisti a dare il resto esclusivamente in euro a partire dall’inizio del 2002». Sempre in tema euro, è da registrare una nuova presa di posizione della Banca d’Italia sul problema della pre-alimentazione delle banconote alla grande distribuzione. Le sanzioni pecuniarie per chi viola gli impegni contrattuali, ha specificato il direttore generale dell’Istituto di Via Nazionale Vincenzo Desario, saranno applicate solamente a «comportamenti palesemente negligenti e imprudenti». Desario ha difeso a spada tratta l’operato di Bankitalia giudicando «incomprensibile la correlazione adombrata tra sanzioni e livello dei prezzi» e sottolineando come «in Europa siamo gli unici ad avere flessibilità nella valutazione dell’applicazione di eventuali penalità».