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Confcommercio Veneto Notizie

IL BOOM DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DEI SERVIZI

Nr. 23 del 18/12/2001

Fantasia e innovazione di un settore in continua crescita: + 30% negli ultimi cinque anni
Un convegno ha analizzato i punti di forza e le esigenze del comparto. A Vicenza un sito ad hoc.

Un incremento compreso fra il 30 e il 40 per cento in più rispetto a cinque anni fa: la galassia vicentina dei servizi alle imprese ha vissuto un vero e proprio boom, raggiungendo quota 8.419 aziende a fine 2000. E la crescita ha riguardato un po’ tutti i settori, dall’informatica (che conta oggi 1.256 imprese) alle attività immobiliari (giunte a quota 3.321), dal noleggio (205 ditte) all’ambito ricreativo, culturale e sportivo (416 nominativi), fino alle attività professionali e imprenditoriali (che hanno raggiunto quota 2.188).
Di questa particolare realtà del nostro territorio, fatta di piccole imprese in cui professionalità, innovazione e fantasia si intrecciano, creando un mix vincente, in sintonia con le richieste del mercato, si è parlato lo scorso giovedì 6 dicembre, nell’ambito di un convegno organizzato dalla Confcommercio provinciale.
Dall’incontro è emerso soprattutto quanto l’intero comparto dei servizi alle imprese influisca positivamente nella creazione di nuovi posti di lavoro: gli addetti, nel vicentino, hanno, infatti, raggiunto quota 21.700, per un valore aggiunto che supera i duemila 171 miliardi di lire.
«Le imprese che compongono il variegato mondo dei servizi sono per la stragrande maggioranza di dimensioni piccole e piccolissime - ha spiegato nel suo intervento il presidente dell’Associazione provinciale dei commercianti, Sergio Rebecca - . I loro punti di forza, perciò, non stanno tanto nel numero dei dipendenti, spesso davvero esiguo, quanto, piuttosto in tre punti di forza tipici del settore terziario. Si tratta dell’alto tasso di scolarizzazione degli addetti al comparto; della forte motivazione all’indipendenza, che spinge ad investire per creare un’attività propria e, almeno in parte, slegata dall’andamento economico del mondo produttivo; infine, dalla professionalità altamente qualificata, che mette Vicenza all’avanguardia su più fronti».
Alla luce di una realtà divenuta così importante, Confcommercio è pienamente intenzionata ad individuare e a capire le nuove esigenze degli operatori, mettendo a disposizione i propri servizi, nel tentativo di risolverle. Un primo passo in questo senso è già stato compiuto con la creazione del nuovo sito internet denominato «Viservice», presentato in rete solo qualche settimana fa. «Si tratta di una pagina web in grado di fornire alle imprese del comparto, ma anche ai singoli cittadini, su uno sfondo di notizie e novità, diversi link specializzati, contenenti informazioni utili per chi svolge un’attività legata al mondo dei servizi - ha annunciato Rebecca - . Ma «Viservice» è anche una vetrina virtuale per le aziende associate, che possono così contare su una marcia in più, che è quella dell’agire comune, oltre che su una maggiore tutela nei confronti delle istituzioni politiche e amministrative».
Al convegno hanno preso parte, in qualità di relatori, Vincenzo Gervasio, presidente del Comitato nazionale servizi di Confcommercio, che ha illustrato il ruolo e le prospettive delle P.M.I. dei servizi nel sistema Paese; Alessandro Rinaldi, dell’Istituto Tagliacarne di Unioncamere, che ha presentato un quadro statistico di riferimento, integrato da informazioni e valutazioni sugli apporti al sistema economico delle PMI dei servizi in termini di occupazione, fatturato, elementi di localizzazione e via dicendo; infine Lidia Ferrari, della Confcommercio nazionale, che, sulla base di una ricerca del CNEL, ha esaminato la struttura delle imprese del settore, la scolarizzazione e i fatturati, ma soprattutto le richieste di questi imprenditori e le possibili risposte della Confcommercio nazionale e dell’Ascom provinciale.
Ha chiuso i lavori Danilo Longhi, presidente della Camera di Commercio di Vicenza, che ha sottolineato, sulla base di quanto emerso nel corso degli interventi, come Vicenza si collochi sempre più in una fase economica classificabile come post industriale, che vede i tradizionali settori primario e secondario in calo rispetto al comparto emergente, quello del terziario, che negli ultimi anni è sempre stato in crescita. «Il segreto del successo delle imprese dei servizi, in particolare, è la loro grande flessibilità, alla quale si affianca il costante aggiornamento professionale. La terziarizzazione del mercato implica una acquisizione crescente di qualità e queste aziende sono perfettamente in grado di fornirla».

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