EURO E ARROTONDAMENTI: NON E’ QUESTIONE DI FURBIZIA
Nr. 01 del 15/01/2002
Commercianti in prima linea nel cambio della moneta. Polemiche sugli aumenti dei prezzi
Il direttore dell’Ascom di Vicenza Andrea Gallo replica alle accuse e invita a non generalizzare
A livello nazionale cresce la polemica sull’aumen- to dei prezzi innescato dal cambiamento della moneta con la complicità e la furbi- zia - sostengono le associazioni dei consumatori - dei commercianti.
Il direttore della Conf- com- mercio di Vicenza, Andrea Gallo - contrattacca così alle accuse: «Credo che polemizzare sulla base di rilevazioni o statistiche fatte senza un minimo di serietà serva solo ad au- men- tare la confusione e il diso- rien- tamento dei con- suma- to- ri in un momento in cui, invece, serve solo fare chiarezza sulla situazione. Per cui, in attesa di dati ufficia- li e di rilevazioni oggettive su quel che realmente sta accadendo sul mercato, ri- ten- go che se c’è chi si compor- ta da «furbo» sia il caso sporadico nella marea degli operatori della distribu- zio- ne che si comportano con chiarezza e trasparenza».
«Quella di aumentare i prezzi, speculando sulla nuova moneta, arro- ton- dan- do il corrispettivo in euro più del dovuto - continua Gallo - sarebbe certamente una politica commerciale con le gambe corte, soprattutto in un momento, come quello attuale, in cui il cliente presta la mas- si- ma attenzione a quanto spende. Ricordiamoci poi che è tuttora in corso, per tutto il settore commercio, una fase di contrazione dei consumi e, quindi, quello di perdere ulteriore clientela rialzando senza adeguate giustificazioni i prezzi, sarebbe un comportamento autolesionista che un modo per incrementare gli in- cas- si. Se invece la modifica all’insù dei cartellini prezzi è stata decisa dal commerciante poiché sono aumentati i prezzi alla forni- tu- ra o perché, come è stato constatato in questi giorni, è scattato un aumento gene- ra- liz- zato delle tariffe e dei prezzi legati al mercato dei beni e servizi pubblici che va comunque ad incidere anche sull’attività commer- cia- le, in questo caso credo che si possa tranquillamente parlare di variazione dei prezzi giustificata».
«Va sottolineato - precisa Gallo - che il sistema di arrotondamento dei prezzi è regolato per legge con meccanismi che prevedono il calcolo fino alla seconda cifra decimale e che tutte le imprese della distribuzione, senza alcuna distinzione, hanno l’obbligo di rispettare tale disposizione nell’esposizione dell’even- tua- le doppio prezzo, pratica non obbligatoria ma cer- ta- mente consigliabile. Non dimenti- chiamoci però, che ogni commerciante è libero di fissare i prezzi come meglio crede: ovvio che tali scelte si rifletteranno, nel bene e nel male, sulla capa- ci- tà di attrarre il cliente nel proprio punto vendita. Operando, quindi, in un libero mercato, sarà la competizione tra le imprese a dare ragione alle differenti politi- che commerciali, poiché gli eventuali ritocchi nei cartel- li- ni saranno «giu- di- - cati» esclusivamente dai consu- ma- tori che, anche sul ter- ri- torio vicentino, hanno ampie opportunità di scelta».
«Un’ultima cosa mi preme sottolineare - conclude il direttore Gallo - : in questi giorni i negozianti si sono trovati ad affrontare problemi di changeover non di poco conto, trasformandosi in veri e propri cambiavalute. In un momento di svolta epocale, non sono stati tra coloro che hanno fatto ferie e, dimostrando un notevole senso civico, si sono prodigati nel dare spie- ga- - zioni e nel rassicurare clienti spesso disorientati e disinformati. O magari afflitti da ore di coda passate davanti agli sportelli delle po- ste o delle banche. Soprattutto valutando tutto ciò, ritengo che la categoria sia, in tale contesto, più da elogiare che da criminalizzare».
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