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Confcommercio Veneto Notizie

LA LEGGE ATTUALE NON VIETA IL FUMO NEI PUBBLICI ESERCIZI

Nr. 02 del 29/01/2002

Non serve creare confusione e disorientamento: il problema va affrontato in modo ragionevole

A proposito delle polemiche di questi giorni, sugli interventi dei carabinieri nei locali pubblici con relative multe ai fumatori, il Direttore Generale della Fipe Edi Sommariva ha voluto chiarire una volta di più che «la legge attuale non proibisce di fumare nei pubblici esercizi. Noi capiamo il problema - ha aggiunto Sommariva - e siamo disposti a riflettere su una normativa che abbia il carattere della flessibilità (delle soluzioni applicative) e della gradualità (della sua entrata in vigore). Questo significa per noi affrontare il problema in modo ragionevole. Stigmatizziamo certe speculazioni di basso livello che non fanno altro che accrescere la confusione». Sommariva è tornato poi sulla vicenda «Rosati» e sulle polemiche con il Presidente del Codacons Carlo Rienzi: «Qualche giorno fa in un noto bar di Roma il Presidente dell’Associazione consumatori Codacons Carlo Rienzi ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine per stigmatizzare il fatto che due persone fumavano nel locale. Ricordo a Rienzi - ha detto Sommariva- che sul sito del Ministero dell’Interno è pubblicato un elenco di ambienti dove vige il divieto di fumare e non ci sono bar e ristoranti. Ecco perché credo che quello che ha fatto il Codacons sia un qualcosa che non aiuta nessuno. Non aiuta i titolari degli esercizi pubblici, disorienta gli stessi controllori delle forze dell’ordine e non difende il cliente. Gli esercenti sono i primi ad avere come obiettivo l’interesse di consentire al cliente una fruizione dei locali in completa salubrità e serenità».
«Da anni - ha aggiunto il Direttore Generale della Fipe - gli esercenti hanno sensibilità nei confronti del problema e si stanno attrezzando in modo diversificato per risolverlo. Si va dalla semplice presenza di cartelli, alla possibilità di realizzare, nei ristoranti più grandi, stanze separate, alla presenza di sistemi di depurazione dell’aria. Si tratta d’iniziative e fatti che si stanno diffondendo sempre di più».
Infine, Sommariva ha concluso definendo poco fattibile «l’introduzione di una sorta di tolleranza zero dalla sera alla mattina. Siamo disponibili a studiare una normativa che preveda risposte diversificate, flessibili e graduali per dare il tempo a che tutto il sistema si evolva».

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