Oltre al sostegno al settore commercio, di cui si in- forma per esteso più a lato, il Docup ob. 2 riserva parti- colare attenzione al settore tu-rismo, mediante due mi-sure di agevolazione: una (la 3.1) destinata agli investimenti privati per la riquali-fi-cazione delle strutture ricettive e l’altra (la 3.2) indi- rizzata agli Enti pubblici, affinché realizzino progetti di informazione e pubblicizza-zione del territorio, di recu-pero di beni a valenza turistica e di riqualificazione di infrastrutture dedicate. Con coerenza, la Regio- ne prevede che le due misu-re siano collegate fra loro mediante la convergenza degli interventi pubblici e di quelli privati. Ebbene, l’Amministrazione provinciale di Vicenza, su sollecitazione del mondo produttivo, si è assunta alla fine di gennaio 2002 il compito di coordinare gli interventi, anche in considerazione del suo ruolo di capo- fila del Patto territoriale Astico-Posina, il cui territorio ricade per una parte nell’obiettivo. Ma assumersi un compito non significa svolgerlo. Mentre in Regione già pervengono le schede-progetto di molti Enti loca- li, i Comuni e le Co-munità montane vicentine sono fermi al palo o, nella migliore delle ipotesi, si muovono in ordine sparso. La conseguenza è che, in assenza di proposte pubbliche, le domande delle imprese concorreranno ai bandi della misura 3.1 già perdenti in partenza, mancando il fondamentale requisito della relazione con la misura 3.2. Speriamo ciò non accada e che la Provincia recuperi il tempo perduto. Il turismo vicentino è già stato in passato sufficientemente penalizzato e non abbisogna certo che nuove difficoltà vengano poste da chi ha ne ha voluto a gran voce curare gli interessi.