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Confcommercio Veneto Notizie

LE NUOVE FRONTIERE DELLA QUALITA’ AMBIENTALE

Nr. 07 del 09/04/2002

ISTER offre consulenza a imprese e enti pubblici finalizzata alla certificazione Iso 14001
Gallo: “Tale obiettivo è per gli enti locali un imprescindibile passo verso il miglioramento della qualità della vita dei cittadini”

La sensibilità ambientale dei consumatori e più in generale dei cittadini aumenta sempre più. E sempre più numerose sono allora le aziende che decidono di agire sulle leve della genuinità e della naturalità dei propri prodotti, dei propri processi produttivi o dei servizi erogati per conquistare clienti. Morale: comunicare il rispetto dell’ambiente si sta dimostrando per le imprese uno dei più interessanti strumenti di marketing in grado di garantire il successo del proprio marchio o dei propri prodotti. Non è un caso dunque se l’Ister, l’Istituto per il Terziario della Confcommercio di Vicenza, sempre attento all’evoluzione del mercato, ha inserito tra i propri servizi di consulenza il supporto nel cammino verso le certificazioni Iso 14001 o EMAS. Sì, perché i consumatori oramai sono smaliziati: non si accontentano più di generiche rassicurazioni, vogliono che chi afferma di «rispettare l’ambiente» lo dimostri. E quale dimostrazione più efficace di una certificazione di qualità ambientale rilasciata da un ente terzo, vale a dire da un istituto indipendente preposto a controllare l’adeguamento dell’impresa a standard di qualità ambientale fissati a livello internazionale? Perché questo rappresentano le Iso 14001: un regolamento adottato a livello internazionale, che stabilisce i canoni (tecniche di gestione, atteggiamento proattivo, prevenzione dell’inquinamento) di un Sistema di Gestione Ambientale.
«Attraverso l’ Ister - afferma Andrea Gallo, direttore della Confcommercio di Vicenza e amministratore delegato dell’Istituto - ci occupiamo da anni di certificazione di qualità secondo le Iso 9000. Potremmo dire che le Iso 14001 lavorano proprio sulla scia di queste norme internazionali, portando però all’interno dell’azienda la tematica ambientale, intesa come parte integrante delle fasi di produzione, che non è solo produzione di manufatti ma anche, se parliamo di aziende del terziario o di pubblica amministrazione, produzione di servizi. Il compito dell’Ister è proprio quello di accompagnare enti ed aziende alla certificazione di qualità ambientale attraverso una consulenza a tutto campo: dal primo check-up alla stesura delle procedure del Sistema di Gestione ambientale, fino all’Audit con l’organismo certificatore».
L’Ister, nella propria consulenza in materia di qualità ambientale, non guarda solo alle aziende, si rivolge anzi in particolare agli enti pubblici locali, «un ambito questo - spiega Gallo - dove abbiamo già messo in campo importanti progetti, vale a dire piani di marketing, e studi mirati allo sviluppo urbano e commerciale del territorio. In questo senso la ricerca di una vera qualità ambientale - prosegue l’amministratore delegato dell’Ister - è per gli enti locali un ulteriore e imprescindibile passo verso il miglioramento della qualità della vita dei propri cittadini, sempre più interessati ad abitare in un contesto sano, dove la qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo, sono costantemente monitorati e dove soprattutto si mettono in campo azioni serie ed incisive per migliorare l’ambiente in cui si vive». In epoca di targhe alterne, polveri sottili, emergenza rifiuti, dunque, le amministrazioni locali devono farsi trovare in prima fila nello studio e nell’applicazione di azioni virtuose mirate a migliorare la qualità dell’ambiente nel proprio territorio. Un aspetto, questo, che acquista ancor più importanza per tutti quei centri in cui è il turismo a rappresentare la più consistente voce di bilancio. L’afflusso di turisti, infatti, rischia spesso di incidere in maniera significativa sulla qualità dell’ambiente: la produzione sempre più elevata di scarti, unita ai comportamenti a volte poco rispettosi della natura, rischiano di modificare equilibri consolidati, che rappresentano invece per un certo tipo di turismo, per esempio quello montano, la principale fonte di attrattività. Anche in questo caso una delle soluzioni ipotizzabili per arginare il problema è la certificazione della qualità ambientale, che prevede una garanzia di purezza dell’aria e delle acque, un’adeguata raccolta e smaltimento dei rifiuti, nonché piani di disboscamento supportati dalla reintroduzione di nuove piante. Ed è proprio in questo ambito che le norme ISO 14000 costituiscono la base autoregolativa per il continuo miglioramento del processo di armonizzazione turistico - territoriale. Del tutto volontarie, tali disposizioni garantiscono a chi le applica innumerevoli vantaggi: riduzione dei costi nello smaltimento dei rifiuti, razionalizzazione della complessità normativa, finanziamenti e assicurazioni in funzione delle capacità di gestione del rischio, opportunità di visibilità nel mercato e consolidamento dell’immagine.
«Il cliente esprime molte esigenze sull’offerta ambientale del luogo dove intende trascorrere le vacanze, arrivando anche a disdire la propria prenotazione in presenza di situazioni inquinanti - spiega Andrea Gallo -. Per questo ci sono alcuni comprensori montani che hanno già puntato sulla certificazione, per usufruire di un «marchio di qualità ambientale». In generale, l’interesse verso la natura, intesa nella sua accezione più ampia, ovvero come il contesto nel quale una realtà pubblica o privata opera, sta coinvolgendo tutto il sistema sociale, mezzi di comunicazione compresi. Altre realtà europee all’avanguardia sulla strada della certificazione della qualità ambientale hanno già riscontrato notevoli benefici in seguito all’adozione delle norme ISO 14000, non solo per la maggiore efficacia assunta dalle azioni di marketing turistico, ma soprattutto per la crescente armonia e responsabilità maturata nei confronti della risorsa ambiente. La qualità ambientale, dunque, non è più un optional - conclude Gallo - perché finalmente non è più considerata solo un costo ma anche una risorsa, un’opportunità per distinguersi sul mercato e per guadagnare in visibilità».

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