A VALDAGNO L’IMPOSTA SULLE INSEGNE NON E’ DOVUTA ANCHE SE SUPERIORI AI CINQUE METRI DI SUPERFICIE
Nr. 09 del 14/05/2002
Quasi tutti i contribuenti che espongono insegne e scritte indicanti l’esistenza della ditta , la ragione sociale e le categorie dei prodotti in vendita, sono ancora alle prese con i criteri di calcolo da utilizzare per determinare se l’imposta è dovuta e, in caso positivo, il relativo ammontare da versare per l’anno 2002.
I motivi che hanno ingenerato nei commercianti (ma anche nelle altre utenze obbligate al tributo) tanta confusione ed incertezza discendono da un susseguirsi, in brevissimo tempo, di norme tra loro contrastanti, dalle quali sono scaturite le più disparate interpretazioni; il tutto aggravato dai comportamenti assolutamente non uniformi assunti in materia dalle diverse ditte concessionarie del servizio di riscossione del tributo.
Per meglio comprendere i termini del problema è opportuno considerare l’evoluzione dei provvedimenti emanati a tutt’oggi:
• con legge finanziaria 2002 è stata disposta l’abrogazione delle insegne di esercizio aventi superficie non superiore a 5 metri quadrati;
• con circolare del Ministero dell’Economia e Finanze n. 1 dell’8 febbraio 2002 è stato affermato che, nel caso di superfici - singole o complessive - superiori a 5 metri quadri, il tributo fosse dovuto solo per la superficie eccedente i primi 5 metri quadri;
• con legge conversione 16/2002 del D.L. 452/2001 è stata abrogata l’imposta sulle scritte nei veicoli contenenti l’indicazione della ditta e l’indirizzo dell’impresa;
• con la definitiva conversione nella legge 75/2002, pubblicata nella G.U. di venerdì 26 aprile u.s., del D.L. n. 13 del 22/2/2002, contenente disposizioni urgenti per assicurare la funzionalità degli enti locali, è stato disposto infine che «per le insegne di esercizio di superficie complessiva superiore a 5 metri quadrati l’imposta o il canone sono dovuti per l’intera superficie».
E’ soprattutto quest’ultima modifica, nettamente contrastante con la precedente indicazione ministeriale dell’8 febbraio scorso e l’abrogazione dell’imposta sulle scritte negli automezzi dai concessionari erroneamente considerata limitata alle imprese di trasporto, che hanno ingenerato fra gli utenti la massima incertezza di comportamento.
Quindi, sulla base delle intervenute modifiche, la situazione può così riassumersi:
per le insegne aventi complessivamente superficie non superiori a cinque metri quadri, l’imposta non è più dovuta;
per le insegne singole con superficie superiore a cinque metri quadri, l’imposta è dovuta (come negli anni scorsi) sull’intera superficie;
per le insegne plurime, ognuna al di sotto dei cinque metri quadri, ma che nel complesso superano detto limite, si rinvia a quanto precisato nell’articolo di pag. 2.
Nel frattempo scadevano i termini per il versamento dell’imposta, qualora dovuta, per cui la Confcommercio di Vicenza è intervenuta nuovamente presso tutti i Sindaci della provincia affinchè disponessero una ulteriore proroga per provvedere all’integrazione, senza sanzioni, di quanto non pagato sulla base della franchigia fino a 5 metri precedentemente considerata intassabile dallo stesso Ministero.
Esaurita la lunga premessa, peraltro doverosa per fare un po’ di luce su questa intricata vicenda tributaria, si deve ritornare alla titolazione di queste considerazioni: a Valdagno l’imposta sulle insegne non è più dovuta indipendentemente dal fatto che le superfici, singole o complessive, siano di tre o di trenta metri quadri.
Tale decisione di esonerare dall’imposta tutte le insegne di esercizio deriva dalla stessa norma che ha abrogato la tassazione fino ai 5 metri quadri; la quale stabilisce altresì che per le superfici superiori a detto limite i Comuni hanno facoltà di rinunciare all’imposta.
E’ un vero peccato che in provincia di Vicenza, per quando a nostra conoscenza, solo Valdagno abbia recepito la richiesta in tal senso avanzata dalla Confcommercio e quindi utilizzato la facoltà di rinunciare totalmente al tributo. Un tale gesto di rinuncia, oltretutto, a basso costo per i piccoli Comuni, ove le superfici delle insegne sono sempre limitate, avrebbe assunto il significato di una attenzione verso le categorie economiche che sarebbe stato totalmente e fortemente apprezzato.
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