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Confcommercio Veneto Notizie

FAR CRESCERE IL TERZIARIO, ECCO LE PRIORITA’

Nr. 09 del 14/05/2002

Elezioni amministrative 2002: si vota domenica 26 e lunedì 27 maggio
In un documento inviato ai candidati di tutti i partiti l’Associazione mette a fuoco i problemi più urgenti del comparto

Elezioni amministrative provinciali del 26 maggio. La Confcommercio ha puntualmente inviato ai candidati di tutti i partiti in lizza per la presidenza di palazzo Nievo un dettagliato documento sui problemi del terziario in ambito provinciale. Dopo la presentazione dell’attività dell’Associazione e degli organismi collegati, ben dieci fra società ed enti che operano in vari ambiti di progettazione e assistenza tecnica, il testo pone in evidenza una serie di argomenti e problematiche ritenuti di prioritaria importanza.
Primo tema posto sul tappeto quello dell’esigenza di uno sviluppo coordinato del terziario di mercato attraverso gli strumenti urbanistici. L’impatto della grande distribuzione sul territorio provinciale - questa la premessa - è notevole e ha provocato problemi di carattere urbanistico e di viabilità. Da qui - secondo la Confcommercio - la necessità per un armonico sviluppo del settore distributivo di ricercare soluzioni idonee a salvaguardare gli esercizi di quartiere, valorizzando quelli di vicinato per il loro ruolo sociale. Allo stesso modo occorre rivitalizzare i centri storici, e a questo proposito va fatta una seria riflessione. Un piano di marketing urbano, come quelli realizzati dall’Ister a Vicenza e nei maggiori centri della provincia, può contribuire a risolvere i nodi locali.
Sempre nell’ambito di questo tema il documento mette in chiaro un altro aspetto: i piani distrettuali di urbanistica-commerciale risultano essere gli unici strumenti in grado di gestire con equilibrio l’organizzazione del settore distributivo e ricettivo in armonia con lo sviluppo residenziale e il sistema viario. Ma si avanza anche una richiesta: e cioè il coinvolgimento in via preventiva della Confcommercio alla Conferenza dei servizi chiamata a esaminare le domande per l’apertura di esercizi della grande distribuzione.
Altra sottolineatura precisa quella riguardo alle zone turistiche e agli orari dei negozi. La delibera con cui la Provincia ha applicato la legge regionale sugli orari dei negozi - si osserva - va seriamente rivista allo scopo di ricondurre le deroghe ai soli Comuni a effettiva economia turistica e alle città d’arte dove esiste una presenza notevole di turisti per tradizione. E questo, per non creare disparità di trattamento, considerando il periodo di maggior afflusso.
Proprio al turismo il documento riserva ampio spazio. Le potenzialità artistiche e paesaggistiche del nostro territorio sono notevoli - questo il messaggio - ma tale patrimonio va valorizzato ponendo mano ad alcuni interventi sia strutturali che promozionali nelle zone montane e termali nonché nelle città d’arte. Inoltre è necessario verificare la corretta gestione della ricettività, in particolare il turismo «sommerso» delle seconde case, mentre la Provincia dovrà accentuare il peso della politica turistica per divulgare la nostra realtà culturale.
E proprio alla luce dell’importanza data a Vicenza dal suo inserimento nell’Heritage List, il Patrimonio mondiale dell’umanità, si avanzano due proposte: da una parte l’attuazione di un coordinamento efficace e tempestivo di tutte le iniziative promozionali in collaborazione con la stessa Confcommercio allo scopo di non disperdere idee e risorse, e dall’altra la costituzione di un ente in grado di informare con largo anticipo in merito alle manifestazioni a carattere culturale e ricreativo, coinvolgendo per tempo gli operatori nella commercializzazione del turismo vicentino.
Altri tre i punti toccati: i percorsi formativi per conferire valore aggiunto alle agenzie di viaggio, e c’è la disponibilità della Confcommercio a realizzarli; quindi, l’opportunità che la Provincia assuma concreti compiti di indirizzo per coordinare i Comuni nella redazione di criteri e parametri riguardanti la disciplina sull’insediamento delle attività di somministrazione di alimenti e bevande che dovrebbe essere promulgata dalla Regione; inoltre, la necessità di un maggior controllo sull’attività agrituristica affinchè non si aggiri la legge e le autorizzazioni vengano rilasciate tenendo conto dell’effettiva attività svolta dall’azienda agricola.
Si evidenzia poi l’importanza di porre a disposizione strumenti finanziari per agevolare gli investimenti specie a favore di chi intenda ristrutturare o ammodernare le strutture aziendali. Ciò - si sottolinea - dovrebbe avvenire in particolare favorendo lal credito attraverso forme tecniche come il Fondo di rotazione, coinvolgendo per la loro esperienza le cooperative fidi, e individuando delle priorità per corrispondere alle esigenze degli operatori commerciali e turistici dei centri storici.
Per quanto concerne la viabilità e i trasporti si evidenzia quanto operatori commerciali e turistici sollecitano da tempo, e cioè un’adeguata e costante manutenzione delle strade esistenti e il potenziamento delle arterie soprattutto nelle zone di forte industrializzazione e commercializzazione.
Per quanto riguarda l’ambiente si auspica invece che la Provincia promuova una riforma del sistema ambientale che parta fin dagli enti che incidono più direttamente sulla vita delle Piccole e Medie Industrie. Le soluzioni più urgenti da trovare riguardano i rifiuti di imballaggi ma di primaria importanza è anche il problema delle difficoltà per la mobilità delle persone e delle merci. La rete viaria della provincia è insufficiente e intasata, e solo un’accorta politica di medio e lungo periodo potrà ridurre i livelli di inquinamento e pertanto i rischi per la salute. In questo contesto - sottolinea il documento - sarebbe necessario sostenere concretamente le imprese che investono a favore dell’ambiente.
Altro passaggio perentorio quello che riguarda le autoscuole e le agenzie pratiche auto. Le competenze date alla Provincia rendono indispensabile un confronto chiaro e costruttivo con l’associazione di categoria più rappresentativa, quella che fa capo alla Confcommercio, che da tempo si fa interprete della situazione di disagio in cui versano gli associati nei confronti degli uffici provinciali della M.C.T.C. di Vicenza. I servizi sono infatti pesantemente condizionati da una strutturale carenza di addetti e ciò causa di fatto grossi ritardi operativi. Ci vogliono perciò interventi rapidi concreti, in grado di normalizzare una situazione ormai insostenibile che mette in crisi gli operatori.
Infine il mercato del lavoro. Proprio per le rilevanti competenze attribuite alla Provincia in questo settore si ritiene opportuno incentivare la funzione del collocamento pubblico per quanto attiene l’inserimento lavorativo, l’adozione in tempi rapidi delle procedure di informatizzazione dei centri per l’impiego, la formazione e l’orientamento dei lavoratori extracomunitari, e l’apprendistato.
La Confcommercio, attraverso Ines, la banca dati costituita assieme alle organizzazioni sindacali, collabora già con la Provincia per agevolare l’incontro fra domanda e offerta di lavoro, ma sarebbe opportuno incentivare tale strumento anche attraverso iniziative comuni.

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