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Confcommercio Veneto Notizie

NEGOZI PIU’ SICURI CON IL COLLEGAMENTO VIDEO ANTIRAPINA A CARABINIERI E POLIZIA

Nr. 09 del 14/05/2002

Al via un’importante iniziativa di supporto all’azione di controllo delle Forze dell’Ordine


CONFCOMMERCIO in prima linea nella lotta alla criminalità. L’Associazione non molla la presa ma, giorno dopo giorno, fa di questo grosso e prioritario problema uno dei punti fermi della sua azione a favore degli associati e della comunità vicentina nel suo insieme.
Innumerevoli negli anni scorsi le iniziative e le prese di posizione per richiamare l’attenzione sull’escalation di questo grave fenomeno che ha diffuso paura e tensione in tutta una provincia presa di mira dalla malavita. E’ il caso di ricordare che la Confcommercio fu la prima nel Vicentino, il 15 dicembre del 1997, a lanciare l’allarme criminalità in un convegno con l’allora sottosegretario degli interni on. Vigneri, e a evidenziare l’esigenza di una più capillare tutela del territorio contro una criminalità in costante espansione, dagli assalti nelle ville alle rapine nei negozi.
Un anno dopo, il 14 dicembre del 1998, venne poi istituito il numero verde Sos Criminalità 800-731616, grazie al quale si aprì una linea diretta con tutti gli operatori del commercio, del turismo e di servizi, i quali in questo modo potevano far presenti sul filo del telefono preoccupazioni e sospetti.
Una sorta di filtro prezioso per eventuali denunce da parte degli addetti dell’Associazione alle Forze dell’ordine. L’anno successivo, il 14 ottobre del 1999, la Confcommercio è ancora protagonista di questa forte denuncia pubblica e ospita nella sua sede di via Faccio la manifestazione Crime Day organizzata dalla Confederazione nazionale, una specie di provocatorio quanto documentatissimo cartello per delineare una mappa della criminalità e sollecitare una più massiccia presenza di carabinieri e polizia sul territorio. Ma si possono ricordare anche la lettera aperta del 12 febbraio 2000 al ministro degli interni Bianco e l’indagine sulla criminalità dello scorso anno con un questionario inviato a tutti gli associati e mirato a sondare la situazione in tema di criminalità.
E per finire l’intervento fatto dal presidente Sergio Rebecca sulla stampa locale nelle scorse settimane per far sua la preoccupazione del procuratore delle repubblica dott. Antonio Fojadelli sull’ipotesi di una partenza da Vicenza dei rinforzi inviati in città e in provincia per presidiare il territorio. Un impegno massiccio, consistente, quotidiano, che prosegue ora con un’altra significativa e concreta iniziativa destinata a potenziare le «difese» attive dei negozi, a fungere da scudo contro i tentativi di furti e di rapine, e a funzionare da deterrente nei confronti della delinquenza. Si tratta del progetto-sicurezza per le imprese e gli operatori maggiormente esposti al rischio criminalità.
Grazie a una speciale convenzione fra l’Esac spa, l’Ente servizi della Confcom- mercio, e una ditta leader del settore, la Videotecnica Secu- rity srl di Vicenza, si potran- no infatti installare nei nego- zi, a costi agevolati e condi- zio- ni estremamente favore- vo- li, dei sistemi anti-rapina altamente sofisticati con videocamere collegate in diret- ta con le Forze dell’Ordine.
Il servizio di vidosorveglianza è basato sull’utilizzo di telecamere digitali a colori e interfaccia modem collegati con il 112 o il 113. Schiacciando un pulsante di allarme le telecamere si attivano e trasmettono le immagini in tempo reale al comando dei Carabinieri o nella centrale operativa della Questura. In pratica si azionano due monitor: quando scatta l’allarme ciò che accade nel negozio appare sullo schermo delle Forze dell’Ordine, che potranno agire di conseguenza. A questo punto, prima di giungere sul posto della rapina, gli agenti già conoscono i tratti somatici, l’abbigliamento e il tipo d’arma usata dai banditi. Inoltre, dalle immagini, possono ricavare fotografie ad alta risoluzione e, nel caso i banditi interrompessero la linea telefonica, possono attingere informazioni dalla scatola nera del dispositivo.
Le riprese vengono effettuate 24 ore su 24, ma è tutelata anche la privacy: non solo il circuito deve essere azionato volontariamente, e perciò solo in caso di bisogno, ma in un lasso di tempo predeterminato, se non accade nulla, le immagini si cancellano a catena. Non possono quindi né essere conservate né archiviate dal commerciante, mentre, invece, come detto, le forze dell’ordine avranno modo di registrare il collegamento e di conservarlo ai fini di eventuali indagini.
In tutti i negozi in cui il sistema verrà installato sarà esposta una vetrofania ben visibile per avvisare dell’attivazione del servizio e del collegamento con Carabinieri e Polizia. In questo modo, per merito della Confcommercio, anche la provincia di Vicenza si allinea alle altre province italiane che hanno sperimentato con successo questo sistema.
«Tutelare i nostri associati e collaborare con le Forze dell’Ordine per favorire la sicurezza dei commercianti e degli altri operatori che noi rappresentiamo - dice il presidente Sergio Rebecca - resta uno degli obiettivi primari della Confcommercio. I nostri operatori sono i più esposti agli attacchi della criminalità e i più colpiti da furti e rapine. E la paura, ovviamente, è molto diffusa. Non si teme solo per ragioni economiche ma anche per la propria incolumità e per quella dei propri familiari. C’è bisogno perciò di ristabilire un clima di fiducia. Nelle altre province in cui il sistema è già operativo si è registrato un notevole decremento dei fenomeni di criminalità, e questo ci è stato di stimolo in una iniziativa in cui abbiamo avuto il pieno appoggio delle istituzioni competenti con indicazioni essenziali e preziose per lo sviluppo operativo di un progetto che ha una forte funzione preventiva».
Il sistema anti-rapina è a disposizione di tutti gli operatori del terziario, ma ci sono alcune categorie di esercenti che si possono considerare più a rischio di altre: gioiellieri, tabaccai, farmacisti e gestori di impianti di carburanti. Altri, come i gestori di pubblici esercizi, sono più esposti per gli orari di apertura. Ci sono poi altre attività in cui il rischio è costante perché ubicate in zone più periferiche e isolate e, perciò, più pericolose.
«Nei mesi scorsi - aggiunge Rebecca - abbiamo svolto un’indagine per capire come potesse essere accolto questo tipo di servizio. Ebbene, il riscontro di gradimento è stato molto alto. E’ stata l’ulteriore conferma che ci ha portati a far decollare un progetto che è in grado di fornire un’ampia copertura e un concreto supporto all’azione di controllo del territorio da parte di militi e agenti».
«E’ un’iniziativa - conclude il presidente Rebecca - sulla quale facciamo grande affidamento per quanto riguarda l’innalzamento dei livelli di sicurezza. Il sistema d’allarme è assolutamente all’avanguardia sotto l’aspetto tecnologico e, in caso di emergenza, può fornire alle Forze dell’Ordine un quadro immediato di quanto sta accadendo all’interno del negozio preso di mira, e quindi un valido aiuto nel valutare quelle che dovranno essere le più tempestive ed efficaci modalità di intervento. Sono certo che la risposta dei nostri associati sarà consistente. E si tratterà di un altro importante passo in avanti nella lotta alla criminalità».

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