STOP DEL SINDACO AI CORTEI IN CENTRO STORICO
Nr. 10 del 20/05/2002
La questione, sollevata già lo scorso anno, era riesplosa con le ripetute manifestazioni di aprile
Soddisfazione della Confcommercio per la decisione del sindaco Enrico Hüllweck di dire no ai cortei in centro storico e di creare per le manifestazioni pubbliche un percorso obbligato che non interesserà più corso Palladio (i cortei sfileranno invece lungo un tragitto che va da viale Roma, all’altezza dell’esedra di campo marzo, snodandosi poi verso piazzale De Gasperi, Contrà Mure Pallamaio, Viale Eretenio e Viale Dalmazia).
La questione, come noto, era stata sollevata dall’Associazione Commercianti ancora dopo le ripetute manifestazioni fatte lo scorso anno da Ya Basta in vari sabati di novembre dello scorso anno, ma il malcontento dei commercianti era esploso dopo i cortei a raffica di aprile, concentrati sempre nelle giornate di sabato.
Tanto che il presidente della Sezione 1 del centro storico dell’Ascom, Luciano Pozzan, si era fatto immediato portavoce della preoccupazione e del disagio degli operatori, mentre il presidente della Confcommercio di Vicenza Sergio Rebecca e il direttore Andrea Gallo avevano sottoposto la questione al prefetto Tranfaglia e successivamente, proprio nei giorni scorsi, ne avevano parlato con lo stesso sindaco Hüllweck, chiedendo una soluzione urgente e concreta.
«Il diritto di manifestare è sacrosanto - dichiara Rebecca - ma è evidente che iniziative del genere, in una giornata come il sabato, provocano un danno non indifferente a chi svolge la propria attività nel cento storico, senza contare che questo viene a cozzare contro l’innegabile diritto che tutti hanno di passeggiare o fare compere in una giornata, appunto, prefestiva, in cui la gente è maggiormente invogliata a recarsi in centro e non vuole essere coinvolta in manifestazioni o cortei di protesta».
«L’annuncio del sindaco - dichiara quindi il presidente della Confcommercio - ci soddisfa pienamente. E’ la dimostrazione che il problema è stato recepito nel suo significato e che l’Amministrazione comunale ha dedicato attenzione verso una esigenza che avevamo segnalato a nome dei nostri associati. Sì, è una decisione che ha tutto il nostro consenso sia per la tempestività che per la coerenza».
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