UN PROGETTO PER FAR CRESCERE BASSANO
Nr. 12 del 25/06/2002
Presentato il Piani di Marketing Urbano per la città del Grappa realizzato dall’Ister di Vicenza
Tra le questioni da risolvere la carenza di parcheggi, la viabilità problematica e lo scarso appeal dei negozi per i residenti
Far crescere Bassano, rilanciare uno dei centri storici più belli del Veneto, ridare al commercio il suo ruolo di strumento propulsivo. Questo lo scopo del Piano di marketing urbano realizzato dall’Ister di Vicenza, l’Istituto per il terziario della Confcommercio, su commissione dell’Umce, l’Unione mandamentale commercianti ed esercenti, con il contributo della Camera di Commercio. L’articolato studio, condotto dai ricercatori Elena Lolli e Anna Lusa, coordinati da Ivano Ruscelli, è stato presentato alla città nel corso di un incontro tenutosi nella sala Martinovich del Centro giovanile di Bassano, alla presenza del sindaco Giampaolo Bizzotto, dello stesso presidente dell’Umce Adriano Loss, del presidente della Camera di commercio Danilo Longhi e dell’assessore alle attività economiche Fabio Mocellin. C’erano, inoltre, in rappresentanza dell’Ister il consigliere delegato Fiorenzo Marcato e Claudia Coppa, ai quali si deve il coordinamento generale e la supervisione di tutte le attività dell’Istituto, che, come noto, ha proprio nei Piani di marketing il suo fulcro operativo.
Nell’aprire i lavori, il presidente Loss ha sottolineato l’importanza di poter contare, nella programmazione economica e territoriale, su strumenti di analisi scientifica in grado sia di evidenziare i punti deboli e sia di indicare le linee-guida e le possibili iniziative per valorizzare un’area e i suoi servizi in relazione alla situazione urbanistica, all’identità storica, agli insediamenti commerciali e alle caratteristiche sociali del territorio.
In effetti il progetto messo a punto dall’Ister risponde a questi criteri. E’ un progetto sinergico finalizzato a qualificare e rivitalizzare l’intero tessuto urbano di Bassano a partire dal centro storico, con l’intento, dunque, di creare un sistema urbano perfettamente sintonizzato alla «domanda» e alle realtà della città. Nel loro lavoro, durato quasi un anno e mezzo, i ricercatori dell’Ister hanno, pertanto preso in esame, soprattutto attraverso ben 500 questionari sottoposti in tre distinti giorni della settimana a un campione di residenti, di turisti e di quanti gravitano su Bassano, i vari nodi critici ma anche i punti forti di Bassano.
Ne sono usciti tre fitti volumi, che fotografano il territorio a 360 gradi e forniscono una serie di indicazioni utili per amministratori locali, associazioni di categoria, operatori economici e, perché no?, per tutti coloro che vogliono conoscere limiti e potenzialità della loro città, e avviare un confronto serrato per riqualificare Bassano dal punto di vista turistico-commerciale e dei servizi.
L’analisi ha permesso di mettere a fuoco come viene percepito e vissuto il centro storico da coloro che lo frequentano, ma anche di tracciare uno scenario sulla qualità urbana e sulla mobilità, individuando proposte non rigide ma aperte al dibattito.
Quali allora i «punti critici» di Bassano? Prima di tutto il fatto che il centro storico sia frequentato in particolare in alcuni momenti della settimana (durante il mercato del giovedì, il sabato e la domenica), mentre la città appare deserta negli altri giorni e nelle ore serali.
Lo studio dell’Ister evidenzia poi, sì, l’appeal turistico di Bassano, ma dimostra anche che la città richiama un turismo «mordi e fuggi», che prevede una visita breve senza che siano utilizzate le strutture ricettive della città, con un tempo limitato anche per lo shopping. Altro punto critico è l’accessibilità al centro, definita «molto problematica», a cui va ad aggiungersi la carenza di parcheggi «paragonabile – si legge nello studio dell’Ister – a quella avvertita nelle grandi città». Questo elemento, unito al target medio-alto dei negozi del centro, ha ridotto sensibilmente il livello di attrazione del centro cittadino, per cui i residenti spesso preferiscono «migrare» altrove, dove possono trovare poli commerciali facilmente accessibili, caratterizzati da un’offerta qualità-prezzo più conveniente.
Quali allora le strategie indicate dal Piano per far crescere la città? La priorità è data agli interventi sulla viabilità per consentire – si legge – «al visitatore esterno di leggere i percorsi della città e al residente in aree esterne che si reca in centro di trovare opportunità certe sulla possibilità di sosta per le auto». Come interventi urgenti vengono indicati la ripavimentazione di via da Ponte e via Ferracina, la riqualificazione di via Angarano e il riassetto urbano della zona ex Ospedale, al fine di creare un qualificato percorso pedonale. Alta anche la priorità per la riqualificazione del Castello degli Ezzelini.
Va inoltre effettuato, secondo l’Ister, un censimento delle botteghe storiche, predisponendo un percorso culturale ad hoc. Importante anche migliorare la cartellonistica turistica, predisponendo pannelli informativi e creando itinerari differenziati. Cruciali, infine, vengono considerati gli interventi sui parcheggi e sulla viabilità per migliorare l’accessibilità a Bassano, mentre per qualificare l’ambiente urbano, secondo l’Ister, l’amministrazione comunale dovrebbe prevedere incentivi a favore dei privati per l’arredo urbano, in una sorta di sinergia indispensabile per realizzare gli obiettivi del piano.
«E’ un progetto importante – ha sostenuto Loss – che sottolinea la grandezza del sistema commerciale e turistico di Bassano, città decisamente sovradimensionata dal punto di vista della popolazione ma in perfetto equilibrio fra domanda e offerta».
Come è emerso dallo studio dell’Ister, infatti, la concentrazione dei negozi è simile e, in alcuni casi, superiore a città di dimensioni maggiori, e per questo la rete commerciale svolge una funzione strategica.
«Il centro – ha detto il sindaco Bizzotto – fa parte dei 21 quartieri del nostro comune e l’Amministrazione deve avere lo stesso occhio di riguardo per tutti, anche se offriamo la massima collaborazione all’Umce per lo sviluppo dell’asse storico della città».«Ma – ha puntualizzato Longhi – l’atipicità di Bassano è data proprio dall’importanza del centro, un vero e proprio polmone, che non può essere trattato come gli altri quartieri».
Insomma, un salotto apprezzato per le bellezze artistiche e la qualità dei servizi: così risulta Bassano all’esterno. Ma con 150 mila persone che gravitano attorno al centro, la città è chiamata a risolvere vari problemi per mettersi al passo con i tempi e sfruttare le sue enormi potenzialità turistiche. «Questo è solo l’inizio – ha spiegato Giovanni Menegon, coordinatore del Gruppo di lavoro dell’Umce - . Il nostro è solo un contributo per una riflessione congiunta sulla città e per un suo miglioramento qualitativo da mettere in campo attraverso metodologie e indagini rivolte a un prodotto, come il centro, che deve cambiare proprio per continuare ad affermare la sua cultura».
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