Brigida Cornale (Albergo Trettenero - Recoaro) «Le previsioni per l’estate? Ottime per luglio e agosto. Sarà anche per il caldo, ma le richieste sono aumentate. Devo segnalare anche una tendenza che, a mio avviso, è anomala: a giugno è arrivata poca gente e ci sono più prenotazioni per settembre e ottobre. Quello recoarese è un turismo della terza età legato più che altro alle terme. Per quanto riguarda noi, abbiamo anche una clientela tedesca che viene in Veneto per visitare le città d’arte o per le escursioni in mountain bike. Interventi sulle strutture? Sì: se ne fanno ogni anno. I villeggianti arrivano un po’ da tutta Italia e alla fine restano contenti sia della località che dell’accoglienza. Alle manifestazioni provvede la PromoRecoaro. Negli anni scorsi con i benefici della legge 13, arrivavano dalla Regione 60 milioni, lo scorso anno si sono dimezzati e oggi ci sono stati completamente tolti. Sono gli albergatori e i commercianti ad autotassarsi e a finanziare i programmi estivi con il contributo del Comune». Antonio Tomasi (Hotel Santagiuliana - Recoaro) «La stagione era partita un po’ in sordina, ma poi ci siamo ripresi e, se questo trend continua, sono ottimista. Alle Terme c’è un altro amministratore, proponiamo un ottimo calendario di manifestazioni, e ci stiamo impegnando tutti per offrire al turista servizi sempre più adeguati. Credo che si stia finalmente facendo quel salto di qualità che si attendeva da anni per spezzare la spirale negativa del passato e creare le premesse di un rilancio alla grande. Le potenzialità ci sono tutte. Importante è crederci e operare in questa direzione per fare di Recoaro non solo un approdo per la terza età ma un luogo che riesca a richiamare un turismo più articolato e una domanda anch’essa di qualità. Del resto non è facile trovare una località che sia in grado di sposare il trattamento termale con l’aria buona e le bellezze della montagna. Recoaro ci riesce a prezzi tutto sommato davvero convenienti. Importante è farci scoprire».