TURISMO: A SETTEMBRE LA NUOVA LEGGE QUADRO
Nr. 13 del 09/07/2002
La VI Commissione del Consiglio regionale ha approvato il Testo Unico del settore che dovrà ora superare l’esame dell’Assemblea
Secondo la presidente della Commissione Nadia Qualarsa sarà un provvedimento “utile” per semplicità e flessibilità. “Il rapporto diretto con i Consorzi di promozione turistica rafforzerà le capacità di fidelizzare la clientela e di intercettare i flussi potenziali e quelli emergenti”.
Con molta probabilità, entro l’autunno prossimo, il comparto del turismo del Veneto potrà contare sul testo unico per il settore, che, abrogando 13 leggi e 4 regolamen- ti regionali, sintetizza e aggiorna un ventennio di legisla- zione. Il provvedimento è stato approvato il 4 luglio scorso dalla Commissione Cultura, Sport e Turismo del Consiglio regionale, con i voti dei partiti di maggioranza e la riserva di voto in aula dell’oppo- sizione, ed ora continuerà il suo iter passando all’esame dell’Assemblea consigliare che, appunto, dovrebbe avvenire nel mese di settembre. «Sarà il primo testo unico licenziato in questa legislatura - spiega la consigliere vicentina Nadia Qualarsa, Presidente della Commissione - e il Veneto la prima regione d’Italia ad applicare la titolarità diretta e la piena competenza in materia di turismo sancita dal nuovo titolo quinto della Costituzione».
«L’obiettivo è quello di mettere la macchina turistica veneta al passo con le nuove necessità dettate dal mercato, dall’evoluzione della domanda, dai mutevoli scenari promozionali in Italia e all’estero - sottolinea Nadia Qualarsa -. Con il nuovo testo unico, che prenderà la forma di legge quadro per il settore, il sistema turistico regionale potrà contare su una normativa semplificata, snella, flessibile, che potrà adattarsi meglio alle esigenze di un settore particolarmente reattivo agli eventi, com’è, appunto, il turismo. Inoltre abbiamo puntato molto ad eliminare le sovrapposizioni di norme e per rendere semplici le regole, onde favorire la pianificazione dell’attività e dello sviluppo di tutto il comparto; rispetto alla proposta iniziale della Giunta, il testo si presenta ora più omogeneo nell’articolato».
In questa nuova cornice giuridica, entro cui il sistema turistico del Veneto si muoverà, alla Regione spetterà il compito di programmare l’offerta turistica e di promozionarla sui mercati internazionali; alle Province e ai Comuni toccherà la gestione delle la valorizzazione delle risorse e delle iniziative locali, grazie ai fondi e al personale trasferiti dalle ex Aziende di Promozione Turistica, organismi aboliti dalla legge regionale sul decentramento, le cui competenze sono ora delegate alle Amministrazioni provinciali.
«In pratica le vecchie Apt saranno sostituite dai consorzi di promozione turistica - spiega la Presidente della sesta Commissione - vale a dire da strutture in forma associata di cui faranno parte sia gli enti pubblici, sia i soggetti privati, con il sostegno delle Camere di commercio, degli Enti fieristici, delle associazioni di categoria, delle Comunità montane e dei Consorzi di pro loco. La Regione coordinerà le attività e vaglierà i vari progetti in ambito turistico».
Circa il modello e il tipo di organizzazione previsto per queste nuove strutture, Nadia Qualarsa ha così precisato: «In ambito provinciale gli interlocutori diretti della Regione in materia di turismo saranno i consorzi. Abbiamo molto discusso in Commissione in merito all’autonomia di scelta e di gestione di tali strutture e, per non avere come risultato un insieme disomogeneo, abbiamo stabilito regole precise riguardanti il metodo e il sistema. Anche in questo, l’obiettivo è stato quello di evitare la sovrapposizione delle competenze. Ogni Consorzio avrà quindi il compito di presentare progetti e proposte alla Regione in tema di promozione, valorizzazione e commercializzazione delle proprie risorse turistiche. La Regione farà da «supervisore», occupandosi in prima persona della promozione dell’immagine complessiva del turismo veneto, sia a livello nazionale che internazionale».
«Il rapporto diretto tra la Regione e i nuovi consorzi di promozione turistica, nei quali gli imprenditori privati saranno soci di maggioranza - sottolinea - rafforzerà le capacità del sistema turistico veneto di intercettare i flussi turistici potenziali e quelli emergenti».
Sul fronte della gestione dei finanziamenti al comparto, che conta nel Veneto 15 mila imprese di piccole e medie dimensioni e 330 mila occupati ed è il settore leader in Italia per presenze di turisti (circa 57 milioni le presenze e oltre 12 milioni di arrivi registrati lo scorso anno) e per fatturato (oltre 11 miliardi di euro), la presidente Qualarsa ci spiega che la nuova legge quadro non modificherà le attuali modalità e competenze. «Il ruolo di filtro e di consulenza tecnica svolto dalle cooperative e dai consorzi di garanzia in materia di accesso ai finanziamenti e alle agevolazioni regionali al settore - conferma - continuerà ad essere lo stesso. L’attività di «Veneto Sviluppo S.p.a» per la promozione della crescita del turismo non subisce modifiche. Il settore potrà contare anche su nuove convenzioni della Regione con il sistema bancario per dare la possibilità agli operatori di ottenere finanziamenti a tassi agevolati a fronte di interventi di ammodernamento, ristrutturazione e innovazione delle strutture. Sommando le risorse proprie della Regione, i fondi di rotazione e di garanzia, i crediti agevolati, il sistema potrà contare su oltre 500 milioni di euro per rafforzare la competitività dell’accoglienza turistica della nostra Regione».
Monica Rossato
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