SI DEL SENATO ALLE NORME ANTIFUMO
Nr. 14 del 23/07/2002
Fipe: “Un terzo dei locali già applica le regole”
Se la legge verrà approvata le nuove norme entreranno in vigore dopo un anno dal regolamento attuativo predisposto dal Governo
La commissione Affari Costituzionali del Senato ha licenziato le nuove norme antifumo previste nel collegato ordinamentale sulla pubblica amministrazione. Il testo prevede il divieto di fumare in tutti i locali chiusi, siano questi locali pubblici (ristoranti, bar, uffici, scuole, cinema e uffici) o privati. Fanno ecce- zio- ne solo i locali privati non aperti al pubblico (abitazioni e studi professionali) e gli spazi riservati ai fumatori, purché opportunamente ventilati con aspiratori.
Approvata la legge, il Governo avrà sei mesi di tempo per varare il rego- la- mento attuativo. Uffici, istituzioni, scuole, bar, ristoranti, cinema, ecc. avranno poi dodici mesi di tempo dall’entrata in vigore del regolamento per adeguarsi e predisporre aree riservate ai fumatori.
Chi verrà sorpreso a infrangere il divieto di fumare rischierà un’ammenda da 25 a 250 euro, che potrà essere raddoppiata se accenderà la sigaretta in presenza di donne in gravidanza o di bambini con meno di 12 anni. Il titolare o il proprietario dell’esercizio dove il divieto non verrà fatto rispettare rischierà una sanzione da 200 a 2.000 euro, con aumento delle sanzioni se nelle zone riservate ai fumatori gli impianti di aerazione non risulteranno a norma di legge. A questo proposito, il sottosegretario alla Salute Cesare Cursi ha annunciato di aver espresso «parere favorevole agli incentivi fiscali per i locali che investiranno nei nuovi sistemi di areazione e anche per quelli che sceglieranno di essere totalmente vietati al fumo».
L’incentivo ai locali «no-smoking» sarà quindi di natura fiscale, ma «il Ministero avvierà anche un lavoro con le associazioni di categoria - ha aggiunto Cursi - per garantire che il diritto dei cittadini di essere tutelati non penalizzi l’esercizio economico». Il segretario generale della Fipe Edi Sommariva, si è detto soddisfatto delle nuove disposizioni antifumo e ha sotto lineato che «Un terzo dei bar e ristoranti, soprattutto quelli di piccole dimensioni, applicano già soluzioni antifumo, mentre altri stanno cercando di trovare una soluzione che renda possibile la convivenza fra fumatori e non fumatori».
Il segretario della Fipe ha ribadito comunque la necessità d’introdurre le nuove disposizioni con gradualità e con flessibilità. «Apprezziamo la promessa di sgravi fiscali - ha concluso Sommariva - ma vogliamo vedere i fatti. Speriamo che si trovino le risorse economiche necessarie».
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