Le ispezioni hanno lo scopo di incentivare il ricorso alla normativa sull’emersione
La Direzione Provinciale del Lavoro, la Guardia di Finanza e gli Istituti Previdenziali stanno intensificando l’attività di vigilanza sugli adempimenti contributivi delle aziende, e ciò al fine di «promuovere» il ricorso alle attuali procedure di emersione di situazioni irregolari. Ovviamente questa linea di intervento riguarda tutti gli operatori economici e, quindi, anche le imprese del commercio, del turismo e dei servizi. Ad intensificare ulteriormente le attività di controllo sono state anche le recenti convenzioni tra Inps, Enpals e Siae, che consentono anche agli ispettori della Società Italiana Autori ed Editori di acquisire informazioni e documentazione utili all’accertamento e alla riscossione dei contributi degli Istituti di previdenza. Per le imprese, dunque, il consiglio è quello di realiz- zare un check-up della situazione contributiva del proprio personale, valutando la regolarità dei rapporti di lavoro in atto e le opportunità consentite dalla normativa sul sommerso per la sistemazioni di eventuali situazioni irre- golari. I tempi, in questo senso, stringono, perché per avvalersi dell’attuale normativa, che agevola la regolarizza- zione, mancano solo un paio di mesi: la data ultima è infatti il 30 novembre (anche se appare probabile una proroga). A tal proposito gli associati possono avvalersi dei servizi dell’Ascom, che è a disposizione per valutare i singoli casi alla luce della normativa in vigore. E’ importante ricordare che eventuali situazioni irregolari non denunciate entro le date stabilite, saranno sanzionate in maniera pesantissima. Infatti, ferma restando l’applicazione delle sanzioni già previste, è fissata una ulteriore sanzione amministrativa che va dal 200 al 400 per cento dell’importo del costo del lavoro relativo a ciascun lavoratore, calcolato per il periodo compreso tra l’inizio dell’anno e la data di constatazione della violazione.