CATASTO SEMPRE PIU’ VICINO AGLI OPERATORI DEL SETTORE
Nr. 19 del 22/10/2002
Il direttore dell’Agenzia del Territorio di Vicenza, Salvatore Fusco, ha spiegato i cambiamenti del servizio
Le principali novità: informatizzazione e forte coinvolgimento degli enti locali
Il catasto cambia e si avvicina sempre più alle esigenze dei cittadini e degli operatori del settore. Per parlare dell’evoluzione in atto nel servizio catastale, giovedì 10 ottobre si è tenuto un incontro, rivolto alle aziende di intermediazione immobiliare, che ha visto la partecipazione dell’ingegner Salvatore Fusco, direttore dell’Ufficio provinciale dell’Agenzia del Territorio.
La necessità di un aggiornamento sulle nuove funzioni e le nuove opportunità offerte dal catasto nasce dall’attuazione del Decreto Legislativo n. 112 del 31 marzo 1998, con il quale si è dato avvio ad un programma di decentramento di competenze dallo Stato all’Agenzia del territorio fino agli enti locali.
«Questo decentramento - ha spiegato nel corso dell’incontro l’ingegner Fusco - facilita l’accesso del cittadino al servizio catastale e ciò grazie anche ad un processo di informatizzazione che ha raggiunto un grado elevato. Oggi - ha affermato il direttore dell’Ufficio provinciale dell’Agenzia del Territorio - possiamo dire che gli archivi sono tutti informatizzati. Via computer è così possibile accedere ad una serie di dati importanti quali il calcolo delle superfici e la rendita catastale. Il vecchio arretrato quindi è praticamente superato».
Si aprono dunque nuove possibilità per gli enti locali e i professionisti del settore. «E’ prevista l’attivazione di un collegamento diretto con i comuni, che potranno avere immediatamente accesso ai dati catastali. Ma anche professionisti e notai potranno a breve consultare on line i dati catastali, con un notevole risparmio di tempo».
Su questa possibilità, di grande interesse per gli operatori del settore, è intervenuto Rino Filippin, presidente dell’Associazione Provinciale Agenti Immobiliari e d’Affari in Mediazione-Confcommercio: «Avere in ufficio, direttamente sul proprio computer, la possibilità di effettuare le visure catastali - ha affermato - rappresenta sicuramente un enorme passo avanti sul fronte dello snellimento delle procedure, oltre che una sicurezza in più per i nostri clienti. Come Associazione provinciale ci attiveremo affinché venga stipulata, appena possibile, una convenzione che dia questa opportunità a tutti coloro che ne faranno richiesta».
Tornando agli aspetti più importanti della riforma del catasto, va detto che il coinvolgimento degli enti locali è sicuramente uno dei punti fondamentali: ai comuni sono infatti demandati compiti cruciali sia per quanto riguarda la fornitura di informazioni di carattere urbanistico sugli edifici (epoca e tipologia di costruzione) sia nel rilevamento dei valori minimi, massimi e di massima frequenza del mercato. Proprio per rispondere a queste nuove funzioni, i comuni possono avvalersi di tutte le fonti possibili, coinvolgendo anche le agenzie immobiliari. Quali allora i compiti che sono rimasti alle Agenzie del Territorio? Queste ultime sono preposte alla tenuta dei registri immobiliari, al controllo delle informazioni e dei processi di aggiornamento, alla gestione della rete informatica nazionale.
Sempre presso l’Agenzia del Territorio è prevista la costituzione dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare, che renderà disponibile informazioni sulle aree edificabili, sui costi di costruzione e sull’andamento del mercato, anche attraverso il coinvolgimento delle agenzie immobiliari. Questa banca dati, presentata durante il convegno dal direttore Salvatore Fusco, sostituisce e amplia l’Osservatorio dei valori immobiliari costituito nel 1992. Anche in questo caso, per ottenere un alto livello di attendibilità, capillarità e tempestività delle informazioni, è prevista la stipula di accordi con le Camere di Commercio e i comuni, che quindi ancora una volta costituiscono il fulcro della riforma del catasto.
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