REGIONE: BILANCIO OK, CON QUALCHE CRITICA
Nr. 21 del 19/11/2002
Ora all’esame del consiglio il conto di previsione 2003 approvato dalla Giunta Galan
Troppo pochi, secondo Confcommercio, i fondi per la certificazione di qualità e i Confidi
E’ un bilancio che, nelle intenzioni della giunta regionale, vuole rispondere alle attese dei cittadini. Questa la connotazione politica del bilancio di previsione regionale 2003 presentato a palazzo Ferro Fini e che ammonta, comprese le partite di giro, a 10.874 milioni di euro.
Fra gli obiettivi principali del conto economico della Regione la riduzione della pressione fiscale rispetto all’anno scorso specialmente per le fasce più deboli (che pagheranno di meno) e per le nuove imprese; il rispetto delle norme del Patto di stabilità grazie al contenimento delle spese correnti e alla riqualificazione degli interventi regionali; l’aumento degli stanziamenti per aiutare le famiglie, gli anziani e i disabili, per i settori produttivi e per lo sviluppo del sistema infrastrutturale; l’accelerazione del miglioramento già in atto nei conti della sanità, in un settore - è stato ribadito dalla Giunta - in cui il Veneto ha saputo ridurre il deficit ed invertire una tendenza negativa.
Analizzando le cifre relative alle leggi regionali in favore del comparto del commercio, del turismo e dei servizi, Confcommercio esprime un giudizio sostanzialmente positivo in relazione soprattutto al fatto che tali stanziamenti non sono diminuiti rispetto a quelli del 2002, semmai, in alcuni casi, aumentati.
Alcune critiche, però, vanno mosse in merito ai fondi previsti dal bilancio regionale a favore della legge sulla certificazione di qualità. Nel prossimo anno, infatti, oltre alle imprese che intendono intraprendere il percorso della certificazione, a fare domanda dei contributi regionali saranno le aziende già certificate che, entro il 15 dicembre 2003, dovranno aggiornare il proprio sistema di qualità alle nuove norme serie ISO 9001:2000 (Vision). A conti fatti, però, secondo Confcommercio, i fondi previsti in bilancio, pari a 500 mila euro, non saranno sufficienti a soddisfare tutte le possibili richieste. Stanziamenti maggiori servono, inoltre, per incrementare i fondi di garanzia dei Confidi. Questo alla luce del fatto che dal 2006, in base alle norme di «Basilea 2», tali strutture probabilmente saranno costrette a ottenere un rating dalla Banca d’Italia o dal sistema bancario e le imprese associate, caratterizzate da una cronica sottocapitalizzazione, avranno grossi problemi a ottenere affidamenti bancari a tassi contenuti. I Confidi diventeranno perciò determinanti nel fornire risposte alle richieste di garanzia provenienti dalle piccole e medie imprese e nel limitare le difficoltà di accesso al credito.
Vediamo nello specifico le cifre previste per il settore terziario nel 2003.
Per il Fondo di rotazione della L.R. 1/99, che agevola l’accesso al credito alle piccole e medie imprese del commercio e dei servizi che intendono ammodernare o ampliare la propria struttura, vengono stanziati, come per il 2002, 4 milioni di euro di nuovi finanziamenti.
Da segnalare poi i 2 milioni 254 mila euro stanziati per i Comuni con meno di 3 mila abitanti, i 12 milioni 652 mila per la rivitalizzazione dei centri urbani che si sommano ai 4 milioni 458 mila euro previsti per tutti gli altri centri rientranti nell’Obiettivo 2; i 775 mila euro per i Cat, Centri di assistenza tecnica al commercio, ai quali si aggiunge uno stanziamento di 1 milione 512 mila euro.
Altre importanti poste di bilancio i 2 milioni 325 mila euro per la rivitalizzazione del sistema distributivo e il milione 820 mila 985 euro per gli interventi comuni fra attività commerciali. Per il fondo di rotazione della L. R. 11/2000, che prevede agevolazioni per le aziende del turismo intenzionate a ammodernarsi o ampliarsi, lo stanziamento previsto è di 4 milioni di euro contro i 5 milioni e duecentomila euro del 2002, mentre al fondo rischi di Confidi sono previsti un milione di euro, contro un milione e trentatremila euro dell’anno precedente.
In materia di turismo, i finanziamenti per la promozione del Veneto in Italia e all’estero dovrebbero ammontare a 20milioni di euro; al fondo di rotazione per il credito alle imprese del turismo, come detto è prevista l’assegnazione di 4 milioni di euro; invariati gli stanziamenti per il personale e per il funzionamento delle strutture pubbliche operanti per il turismo, con una cifra pari a circa 11milioni e ottocento mila euro. Sempre nel settore del turismo da segnalare il mezzo milione di euro per il fondo di garanzia dei Confidi. Infine, per aiutare le categorie economiche maggiormente esposte alla criminalità, in bilancio sono previsti un milione e ottocentomila euro a favore della legge 9 del 2002 che sarà estesa anche al settore turismo.
LE ALTRE CIFRE DEL “PREVENTIVO” 2003
Il bilancio regionale di previsione 2003 è caratterizzato da una sostanziale staticità delle entrate autonome per il minor introito derivante dalle recenti riforme sul sistema di finanziamento e dal trend statico delle basi imponibili di molti tributi regionali (accisa sulla benzina, tassa auto).
Quanto alla manovra tributaria si riducono gli effetti dell’addizionale Irpef poiché, grazie all’introduzione di importanti deduzioni, vi è un consistente taglio delle tasse per i redditi più bassi, soprattutto per i pensionati. Oltre alla rimodulazione degli scaglioni e delle aliquote a favore delle fasce al di sotto dei 15 mila euro e per le famiglie con soggetti disabili, sono previste la riduzione dell’1 per cento dell’aliquota Irap per le imprese giovanili e femminili e le cooperative sociali di nuova costituzione; l’esenzione dalla Tassa automobilistica dei mezzi della Protezione Civile e l’aumento dello 0,5 per cento, rispetto al 2002, dell’aliquota Irap per il settore bancario ed assicurativo. Altro elemento significativo è l’aumento della dotazione per le piccole e medie industrie (quasi 17 milioni di euro in più), per l’agricoltura (quasi 23 milioni di euro in più), per il commercio (7 milioni di euro in più) e per il turismo (8 milioni di euro in più).
Ma ecco altri dati del bilancio. Nella sanità è stato sensibilmente ridotto il deficit rispetto all’anno precedente, senza provvedimenti strutturali ma per effetto di provvedimenti amministrativi della Giunta regionale (controllo della spesa farmaceutica, blocco selettivo del turn-over, nazionalizzazione della spesa rispetto al livelli assistenziali, riduzione del tasso di ospedalizzazione, controllo di gestione nelle Asl). Aumenta anche lo stanziamento per le politiche sociali a favore della famiglia, che passa da 190 a quasi 200 milioni di euro: assistenza ai non autosufficienti e disabili (46,8 milioni di euro), alle persone affette da morbo di Alzheimer (10 milioni di euro), servizi per l’infanzia (42,89 milioni di euro), interventi di sostegno all’assistenza familiare (24 milioni di euro); adeguamento delle barriere architettoniche (3,5 milioni di euro), politiche giovanili e contro il disagio (9,5 milioni di euro), adeguamenti strutturali nell’edilizia assistenziale per anziani, minori e disabili (16,5 milioni di euro).
All’imprenditoria femminile andranno 9 milioni di euro e a quella giovanile 2,8 milioni.
Per le nuove leggi sui distretti industriali e sull’innovazione tecnologica sono previsti rispettivamente 15 e 10 milioni di euro. Per l’agricoltura, lo stanziamento è di 176 milioni di euro.
Significativi anche gli stanziamenti per le infrastrutture e la mobilità. I principali riguardano l’avvio delle procedure di gara per le opere complementari al passante di Mestre e alla A28 (83,3 milioni di euro), opere viarie per l’eliminazione di passaggi a livello (20 milioni di euro nel biennio 2003-2004), interventi sulla viabilità comunale e provinciale (28 milioni di euro), interventi per l’esecuzione del Piano triennale sulla rete ex ANAS regionale e provinciale (50 milioni di euro), aumento dell’offerta di trasporto pubblico locale in aree critiche e rinnovo del parco rotabile (48 milioni di euro), nonché un nuovo intervento per l’Autostrada Viaggiante e Autostrada del Mare (4 milioni di euro nel biennio 2003-2004). Sono previsti anche stanziamenti per altri due lotti del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (32,6 milioni di euro della Regione, ai quali si aggiungeranno 55 milioni dello Stato e 9 milioni per opere complementari) e un fondo di un milione di euro per sostenere la progettazione degli enti locali.
Per i lavori pubblici sono previsti 10 milioni di euro per la sistemazione e messa a norma degli edifici scolastici, 14,7 milioni per il settore dell’edilizia abitativa e 11,7 milioni per consolidare il sistema di protezione civile; per l’ambiente 11,5 milioni di euro per acquedotti, fognature e depurazione, 22 milioni per la bonifica dei siti inquinati, 2 milioni per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, 540 milioni per la prosecuzione degli interventi di disinquinamento della laguna di Venezia e del bacino scolante, 43,5 milioni per la difesa del suolo ed il governo delle acque.
Per la sicurezza e l’ordine pubblico, la spesa aumenta da un milione 70 mila euro a 9 milioni 100 mila euro, per finanziare progetti di sicurezza sul territorio da parte degli enti locali (4,75 milioni di euro), iniziative a supporto della formazione e qualificazione del Corpo di Polizia Locale (0,85 milioni) e per aiutare le categorie economiche maggiormente esposte alla criminalità (1,8 milioni).
Per scuola e cultura, infine, da segnalare iniziative per l’aggiornamento degli insegnanti di area tecnologico-linguistica, la promozione dell’attività e delle strutture culturali nel campo dell’attività artistica, della musica e dello spettacolo, iniziative per l’edilizia scolastica, la valorizzazione del patrimonio storico e delle tradizioni venete, ed il sostegno alla mobilità di studenti e docenti.
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