LAVORATORI EXTRACOMUNITARI FISSATI I FLUSSI PER IL 2002
Nr. 22 del 03/12/2002
Si torna al metodo delle quote
Determinati, sia pure in via transitoria, i flussi di ingresso in Italia dei lavoratori extracomunitari per il 2002. Un decreto del presidente del consiglio del 15 ottobre 2002, pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 15 novembre, ha fissato le quote, che sono state tutte contenute nel limite di quelle stabilite per il 2001. E questo a causa della mancata pubblicazione del decreto di programmazione annuale.
Chiusa la stagione della «sanatoria» si torna così a programmare l’ingresso degli stranieri, facendo una distinzione di merito fra i lavoratori ad altissima qualificazione e la manodopera generica, e riservando una percentuale molto ampia di quote a favore sia di quei paesi che collaborano con l’Italia per contrastare l’immigrazione clandestina e sia a favore di cittadini argentini di discendenza italiana.
Ma vediamo in che modo si procederà. Per motivi di lavoro autonomo e fino a un massimo di 2 mila persone, verranno ammessi i cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero e scelti tra ricercatori, imprenditori che svolgono attività di interesse per l’economia nazionale, nonché liberi professionisti, collaboratori coordinati e continuativi, soci e amministratori di società non cooperative, artisti di chiara fama internazionale e di alta qualificazione professionale ingaggiati da enti pubblici e privati, oltre a 500 dirigenti. Inoltre, come detto, per alleviare la grave crisi che ha colpito l’Argentina sono ammessi in Italia, per lavoro subordinato anche stagionale, e lavoro autonomo, 4 mila lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea retta di ascendenza, che risiedano in Argentina.
Quanto ai paesi «collaborativi» arriveranno 3 mila albanesi, 2 mila tunisini, 2 mila marocchini, 1000 egiziani, 500 nigeriani, 500 moldavi e 1.000 srilankesi. Agli altri paesi resta una quota di sole di 4 mila persone per lavori di carattere stagionale.
L’Ufficio sindacale della Confcommercio è a disposizione per informazioni sulla procedura di presentazione delle domande.
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