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Confcommercio Veneto Notizie

VAL LEOGRA, UN FUTURO NEL TURISMO

Nr. 23 del 17/12/2002

Il riconoscimento della sopressa Dop metterà in rilalto questa area del Vicentino
Importanti le risorse da valorizzare: se ne è parlato in un convegno a Valli del Pasubio

La Val Leogra ha un futuro nel turismo? A sentire gli esperti del settore la risposta è affermativa: quest’area del territorio vicentino, che va da Schio a Valli del Pasubio, ha le carte in regola per puntare su quello che a tutti gli effetti è uno dei fenomeni più interessanti di questi ultimi anni, vale a dire il turismo che unisce la buona tavola agli itinerari naturalistici. Del binomio gastronomia-Val Leogra si sentirà, infatti, molto parlare nei prossimi mesi, visto che è oramai in dirittura d’arrivo il riconoscimento della Sopressa Vicentina Dop (Denominazione di Origine Protetta), prodotto che nasce in questo territorio. E proprio di valorizzazione turistica, tradizione gastronomica e certificazione ambientale della Val Leogra si è parlato in un convegno organizzato dall’Associazione Mandamentale Commercianti di Schio, con il patrocinio della Camera di Commercio di Vicenza e tenutosi nelle scorse settimane a Valli del Pasubio. «Se ben gestiti e pianificati, il turismo, lo sviluppo della valle, la promozione e produzione di prodotti tipici e la protezione dell’ambiente possono andare di pari passo - ha affermato Sergio Rebecca, presidente dell’Ascom Provinciale e dell’Ister - Istituto per il terziario della Confcommercio - anzi, il rispetto per la natura e l’ambiente può rendere il turismo durevole e sostenibile. Un progetto ambientale e di sviluppo turistico unico e comune a più amministrazioni della vallata del Leogra- ha proseguito Rebecca - da un lato darà un forte impulso alla valorizzazione e salvaguardia dell’intera area sotto tutti i punti di vista e, dall’altro, consentirà di ottenere importanti sinergie e riduzione dei costi di attuazione». Concetti, questi, su cui si sono trovati pienamente concordi tutti i relatori, a cominciare da Maurizio Miatto, presidente dell’Ascom di Schio.
«Nell’era del villaggio globale - ha sottolineato Nadia Qualarsa, consigliere regionale e Presidente della commissione turismo - riveste ancora più importanza la valorizzazione dei piccoli centri. Nella Val Leogra si può puntare su un turismo ecostostenibile e per fare questo serve la collaborazione di tutte le componenti del territorio: quella politico-amministrativa, ma anche quella economica e sociale». In questo senso, secondo l’assessore al turismo della provincia di Vicenza Dino Secco, il Patto Territoriale può rivelarsi uno strumento utile per mettere in sinergia le componenti pubbliche e private in un unico progetto di valorizzazione dell’area.
E a proposito di divulgazione delle qualità del territorio, una strada da percorrere potrebbe essere quella indicata da Andrea Righetti, consulente dell’Ister, che ha prospettato l’opportunità, per la Val Leogra, di giungere alla certificazione ambientale secondo le Iso 14000. «Con la certificazione - ha detto - si possono focalizzare obiettivi ambiziosi di valorizzazione del patrimonio ambientale, della storia e della cultura di un’area. Comunicando il raggiungimento di questi traguardi si possono ottenere interessantissime ricadute sui flussi turistici del territorio. Non si tratta certamente di un percorso facile - ha affermato Righetti - perché la politica ambientale deve essere chiara, riesaminata, revisionata e documentata. Non si deve dunque cadere nel pericolo di fare solo chiacchiere o di aumentare la burocrazia, perché è chiaro che se si vogliono raggiungere traguardi importanti e duraturi bisogna invece semplificare ed eliminare qualsiasi forma di spreco». E’ indubbio, comunque, che l’ambiente rivestirà sempre più nel futuro un ruolo importante nella programmazione dello sviluppo di un territorio, come ha evidenziato il presidente Sergio Rebecca. «Nonostante gli strumenti di pianificazione e le misure a tutela e salvaguardia delle risorse del territorio adottate negli ultimi anni - ha detto Rebecca - lo sviluppo rimarrà insostenibile senza una forte integrazione della dimensione ambientale nei settori economici e soprattutto senza una forte e consapevole partecipazione dei cittadini e dei soggetti interessati».
A questo proposito, durante il convegno è stata presentata l’esperienza del Comune di Valle di Cadore, che a breve dovrebbe raggiungere la certificazione Iso 14000. Un’esperienza pilota che si auspica possa essere seguita anche dalla Val Leogra che, dopo la soddisfazione per la concessione del marchio di tutela comunitario per la sopressa, di cui si è fato portavoce Graziano Oliviero del Consorzio di Tutela Dop Sopressa Vicentina, ora potrebbe puntare ad obiettivi ancora più ambiziosi. Vero è, come ha rilevato Alberto Tonello de Il Giornale di Vicenza, che riconoscimenti come la Dop o la certificazione non bastano se non vengono adeguatamente comunicati utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, a cominciare da Internet.

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