LA FINANZIARIA REGIONALE
Nr. 01 del 14/01/2003
Galan soddisfatto, Confcommercio con qualche riserva. Tutte le poste riservate al Terziario
La Regione Veneto approva il bilancio di previsione per il 2003 ed ecco cosa arriverà per il terziario di mercato. Queste le cifre: 500 mila euro per la qualità (l.r. 16/98), 7 milioni di euro sul fondo di rotazione (l.r. 1/99), 1 milione di euro sul fondo di garanzia dei Confidi (l.r.1/99), 1 milione 800 mila euro per i progetti rivolti alla sicurezza (l.r. 9/2000), 775 mila euro per i centri di assistenza tecnica (l.r. 37/99), 2 milioni 325 mila euro per i centri storici e di minore consistenza demografica (l.r. 37/99), 1 milione 820 mila 985 euro per il Cipe ‘96, 12 milioni 652 mila 375 euro per l’Obiettivo 2 misura 1.4, e 4 milioni 548 mila 232 euro per l’Obiettivo 2 misura 1,4 Phasing out. In particolare va segnalato il notevole aumento da 4 mila a 7 mila euro del fondo regionale di rotazione per le imprese del turismo, operando uno spostamento di risorse all’interno dell’Area omogenea turismo. E questo anche venendo incontro a specifiche richieste di Confturismo veneto. Va anche sottolineato come le spese per manifestazioni e iniziative turistiche in Italia e all’estero, che prevedevano originariamente uno stanziamento complessivo di 20 milioni di euro, sono state ridotte di 4 milioni 100 mila euro ma anche disaggregate in voci distinte, con una scrittura contabile più trasparente che conferisce maggiore chiarezza ai fondi destinati dalla Regione alla promozione turistica per tutto il 2003. Fra l’altro la riduzione di cui detto prima dovrebbe essere compensata con la contrazione, per una somma identica, di un finanziamento regionale sul pdl 297, e cioè quello che disciplina le attività regionali in materia di commercio estero e promozione economica.
Fin qui, per sommi capi, il bilancio regionale nei settori che riguardano direttamente i tre grandi settori del commercio, del turismo e dei servizi. E sono cifre che trovano sostanzialmente il giudizio positivo della Confcommercio, pur se resta qualche riserva per la carenza di finanziamenti in settori ritenuti anch’essi di primaria importanza.
Molto soddisfatto, peraltro, Giancarlo Galan. Il presidente della Giunta regionale al termine della maratona che ha portato al voto finale ha evidenziato tre aspetti del bilancio che, a suo avviso, avrebbero meritato una maggiore attenzione: la sanità, il livello di indebitamento, la tutela del territorio. «Sulla sanità - ha detto - abbiamo fatto un miracolo: ci si attendeva un livello di indebitamento di circa 390 milioni di euro e invece siamo riusciti a contenere il passivo fra tra i 200 e i 215 milioni. Quanto al livello di indebitamento quello del Veneto è così basso che Moody’s ci riconosce l’eccellenza. E quanto al territorio - ha aggiunto -negli ultimi 50 anni il Veneto ha dedicato a questo tema molte più attenzioni di altre regioni».
Per il presidente della Regione quello che si è chiuso è stato un anno straordinario. «Abbiamo approvato la nuova legge sulla programmazione. Abbiamo ottenuto, prima Regione in Italia, da parte della Ue, il rendiconto della nostra capacità di utilizzare i fondi europei, un dato che ci attesta al 97,39 per cento e ci inorgoglisce. Abbiamo dato il via al Passante di Mestre, alla Pedemontana, alla Valdastico, al Mose. E’ stato siglato con lo Stato un protocollo d’intesa per la collaborazione in tema di sicurezza. E’ stata approvata la legge che ha consentito la regolarizzazione delle «badanti», un provvedimento di grande civiltà. E’ stata vinta la battaglia per far nascere nel Veneto il distretto delle nanotecnologie, che ci apre grandi prospettive».
In particolare il protocollo d’intesa in materia di sicurezza urbana apre una prima collaborazione fra Stato, Regione e Comuni.
«Il nostro giudizio positivo - dice il presidente della Confcommercio Sergio Rebecca - nasce dal fatto che gli stanziamenti in generale non sono diminuiti rispetto a quelli del 2002, e, anzi, in alcuni casi, sono aumentati. Le riserve derivano da alcune lacune che sabbiamo già avuto modo di sottolineare. La prima riguarda il fondo previsto per le certificazioni di qualità, che certamente non sarà sufficiente a coprire la domanda, visto che, oltre alle aziende che intendono giungere per la prima volta al traguardo della certificazione, ci sono le aziende già certificate. E queste ultime, entro il 15 dicembre di quest’anno, dovranno rivedere il proprio sistema di qualità per adeguarlo alle nuove norme serie Iso 9001:2000 Vision. Ci saranno perciò molte domande e i 500 mila euro previsti in bilancio non basteranno certamente. Maggiori stanziamenti sarebbero stati poi necessari anche per aumentare il fondo di garanzia dei Confidi.»
Torna alla pagina precedente