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Confcommercio Veneto Notizie

LA SANATORIA PIU’ IMPONENTE

Nr. 02 del 28/01/2003

La Finanziaria concede la possibilità di chiudere le pendenze con il fisco degli ultimi cinque anni. La scadenza è il 16 aprile

Sanatorie e condoni in vista grazie alla Finanziaria. Non solo: ma un emendamento allarga ancora di più le maglie, aggiunge ulteriori sconti e fa slittare di un mese le scadenze per pagare. Ma prima di parlare di cifre e sanatorie, una premessa è doverosa. Il condono come strumento straordinario di agevolazione è difficilmente accettabile da chi si è sempre comportato correttamente, ha fatto il proprio dovere, è in regola con lo Stato, e ritiene, di fronte a una misura, sia pure una tantum, che va a premiare i più furbi, di subire un’ingiustizia.
Dato atto di questo, compito (e dovere) dell’Associazione, al di là di qualsiasi valutazione di ordine etico, è però quello di dare comunicazione ai propri associati dei possibili benefici - e sono tanti - concessi dalla Finanziaria a coloro i quali hanno il problema di raggiungere il risultato minimo che il fisco ha previsto per chiudere definitivamente questioni riguardanti valori contabili non trasparenti o vecchie liti. Si offre, dunque, l’opportunità di chiudere la partita con il fisco per tutte le pratiche rimaste aperte per 5 anni, dal 1997 al 2001. In pratica i contribuenti potranno definire automaticamente i redditi relativi alle annualità per le quali non sono scaduti i termini per l’accertamento. Per i contribuenti che vogliono aderire ai condoni fiscali, peraltro, un emendamento ha fatto slittare i termini di pagamento per le sanatorie al 16 aprile 2003, aumentando gli sconti per il tombale: le aliquote di imposta per il perfezionamento della definizione automatica passano dal 18% all’8%, quella del 16% al 6% e quella del 13% al 4%. Si prevede poi la riduzione dell’importo minimo e la modifica degli scaglioni per Iva e altre imposte. Inoltre i contribuenti congrui ai parametri e/o congrui e coerenti agli studi di settore potranno aderire al «tombale» versando una quota fissa per annualità pari a e 500, i congrui e non coerenti pari a e 700. Viene poi spostato al 16 aprile 2003 anche il termine di presentazione dell’istanza di sanatoria per le imposte indirette (Invim, imposte ipotecarie e catastali) e si estende la possibilità di estinzione dei ruoli a tutti quelli emessi da uffici statali ed affidati al concessionario per la riscossione entro il 31 dicembre 2000.
Gli sconti riguardano anche l’aliquota per la regolarizzazione delle scritture conta- bili che passa dal 13% al 6% mentre per la chiusura delle liti fiscali si stende la possibilità anche a quelle pendenti in Cassazione con un diffe- rimento del pagamento al 16 aprile.
E’ certamente il più imponente provvedimento del genere degli ultimi trent’anni, ma ci sono degli aspetti da tenere presenti. Primo: il condono tombale, che vale per tutti, imprese e singoli, garantisce tutto meno alcuni aspetti penali. In pratica sarà possibile sanare tutte le imposte mediante il versamento, entro il 16 aprile, di una percentuale da calcolare sulle imposte lorde risultanti dalle dichiarazioni reddituali e Iva. Potrà essere condonata anche l’omessa presentazione. La dichiarazione integrativa sana un errore specifico commesso nelle dichiarazioni, dando la possibilità anche di integrare (anche nel caso di omessa presentazione) il modello 770, pagando quanto dovuto a suo tempo ma senza sanzioni e interessi di sorta. Il concordato di massa riguarda solo le imprese. Il contribuente presenta un’apposita dichiarazione e versa tramite autoliquidazione gli importi entro il 20 giugno prendendo come base le risultanze dei parametri e/o degli studi di settore. I soggetti congrui e coerenti potranno mettersi al riparo da qualsiasi tipo di accertamento versando un ticket di 300 euro per ciascuna annualità. Si può dichiarare, nel caso non sia stato fatto, quanto era previsto dagli strumenti presuntivi di determinazione dei ricavi. Anche qui senza incorrere in sanzio- ni e senza dover versare interessi.
Quanto alla chiusura delle liti fiscali pendenti, dinanzi alle commissioni tributarie, e potenziali, al 31 dicembre 2002, sarà possibile fare pace con il fisco ver- san- do gli importi calcolati in percentuale sulla lite.
Gli uffici della Confcommercio restano comunque a disposizione per chiarimenti.

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