SAPORI E TRADIZIONI FRA PALLADIO E DINTORNI
Nr. 02 del 28/01/2003
La proposta del Gruppo Ristoratori del Centro Storico per riscoprire ricette stagionali, luoghi incantevoli e leggende popolari
Si ritorna a tavola con il Gruppo Ristoratori del Centro Storico-Ascom di Vicenza, che ripropongono menu e sorprese nel segno delle stagioni, dei proverbi, delle piccole e grandi storie di una città che proprio nel suo cuore più nobile e antico nasconde ambienti, scenari e atmosfere degni di essere vissuti. Sulla scia del successo delle prime tre edizioni ecco perciò di nuovo «I giovedì a cena in centro storico», una serie di serate speciali che uniscono l’attrazione della cucina tipica alla seduzione di una cultura locale ricca di memorie, personaggi, di vicende epiche, di leggende crepuscolari e di fantasie letterarie. Ed ecco, loro, i quattro protagonisti al nastro di partenza con il consueto entusiasmo: i ristoranti «Al Pestello», «Il Vecchio Borgo», il «Ponte delle Bele» e la Trattoria Veneta «Al Cervo». Sono i quattro componenti del pool che, sostenuto dalla Fipe-Confcommercio (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), e dalla Camera di Commercio di Vicenza, ha lanciato dal ‘99 un’idea che si è rivelata originale e una iniziativa che, stando ai consensi arrivati negli anni scorsi, si è dimostrata vincente ed in piena sintonia con la filosofia perseguita dall’Ascom di Vicenza, ovvero di studiare iniziative mirate alla rivitalizzazione del centro storico.
Nel 2003 l’impostazione dell’iniziativa non cambia, il filo conduttore resta lo stesso, ma si aggiungono altri motivi di interesse. Gli appuntamenti fissi a tema sono a cadenza settimanale, con un calendario che propone appunto tre stagioni, abbinati alla gioia del vivere, alle curiosità, alle «scoperte», ai valori familiari e della compagnia che questi periodi introducono e favoriscono. Così l’inverno, gennaio e febbraio, significa «Ritrovarsi a fare filò» riscoprendo il piacere della convivialità e ascoltando, al tepore del focolare, vecchi racconti carichi di suggestione e folclore. La primavera, nello splendore di maggio, è il «Risveglio della natura», e cioè il profumo dei fiori, le erbe spontanee, la freschezza in cucina. E l’autunno, ottobre e novembre, è il miracolo dei «Colori e sapori».
Da una parte i prodotti e piatti di una tradizione stagionale che privilegia la natura: erbette spontanee, asparagi, piselli, tartufo, pesce d’acqua dolce, funghi, lumache e l’immancabile baccalà. Dall’altra, ad animare le serate, il racconto, la favola, l’arte, l’aneddoto, la musica. Non solo, però, i «giovedì». Quest’anno ci sono altre giornate «a soggetto».
La novità in assoluto è «La cucina dei santi e dei proverbi», tanto per restare nel solco delle feste, delle ricorrenze e delle credenze popolari, tutto un patrimonio e un repertorio di umanità che il tempo sta facendo riemergere e «riassaporare». Non si tratterà di veri e propri appuntamenti ma di proposte che affiancheranno i normali menu quotidiani. Il cliente, nella carta delle vivande, troverà le ricette storiche che accompagnavano lo scorrere del calendario nei tempi andati e potrà quindi assaggiare delle specialità alternative che è possibile conoscere solo a Vicenza e in determinati mesi. Qualche esempio: lo «gnocolaro» di fine carnevale, i bigoli co’ la sardea per la quaresima, le bondiole all’Ascensione, il galletto «a rosto» per S.Pietro, i bigoli co’ l’arna al Rosario.
Inoltre, si ripeteranno, ma con una formula più mirata e allargata, i «quattro piatti tra le mura», una iniziativa, patrocinata dal Comune, che rinnova un altro dei «leitmotiv» della manifestazione, e cioè l’intento di far conoscere gli angoli meno noti ma non per questo meno attraenti della città. Da marzo a novembre un sabato al mese verrà dedicato a queste emozionanti «rivisitazioni». Insomma un viaggio gastronomico-culturale all’interno del salotto buono della città, alla scoperta di Palladio e dintorni, del gotico, degli edifici affrescati, di decori e sculture, di piazze e piazzette, alternate a gradevoli soste per assaggiare le specialità «beriche» dei quattro ristoranti.
Ogni menù sarà accompagnato dai vini doc della terra vicentina (non per nulla quest’anno lo sponsor ufficiale è proprio l’ultimo nato fra i consorzi vicentini, ossia il Consorzio Tutela Vini Vicenza doc) e sarà presentato in dialetto, aggiungendo una nota di genuino folclore a serate, come detto, già di per sé uniche e inconsuete. Gourmet, buongustai, appassionati della buona tavola, turisti sono tutti avvisati.
I ristoranti
Trattoria Veneta Al Cervo
Vicenza, via Zambeccari, 36 tel. 0444 515798
Ristorante il Vecchio Borgo
Vicenza, Borgo Casale, 23 tel. 0444 511314
Ristorante Ponte delle Bele
Vicenza, Contrà Ponte delle Bele, 5 tel. 0444 320647
Ristorante Al Pestello
Vicenza, Contrà Santo Stefano, 3 tel. 0444 323721
Il calendario dei giovedì
a cena in Centro Storico
L’INVERNO, RITROVARSI A FARE FILÒ
23 gennaio Trattoria Veneta Al Cervo
30 gennaio Ristorante Il Vecchio Borgo
6 febbraio Ristorante Ponte delle Bele
13 febbraio Ristorante Al Pestello
LA PRIMAVERA, IL RISVEGLIO DELLA NATURA
8 maggio Ristorante Il Vecchio Borgo
15 maggio Ristorante Ponte delle Bele
22 maggio Trattoria Veneta Al Cervo
29 maggio Ristorante Al Pestello
L’AUTUNNO, CON I SUOI COLORI E SAPORI
16 ottobre Trattoria Veneta Al Cervo
23 ottobre Ristorante Ponte delle Bele
6 novembre Ristorante Al Pestello
20 novembre Ristorante Il Vecchio Borgo
LA CUCINA DEI SANTI E DEI PROVERBI
Questo non sarà un appuntamento fisso ma vedrà i quattro ristoranti del gruppo riproporre, a fianco del menù normale, i piatti storici che accompagnavano le ricorrenze popolari
Il calendario di Quattro
piatti tra le mura
Sabato 15 marzo sabato 19 aprile
sabato 17 magio sabato 21 giugno
sabato 20 settembre sabato 18 ottobre
sabato 15 novembre
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