BOLLINO BLU: BAR E RISTORANTI PALADINI DEL BEN MANGIARE
Nr. 05 del 11/03/2003
L’iniziativa della Fipe-Confcommercio, in collaborazione con il Ministero della Salute, è già alla fase sperimentale
Un bollino blu per i ristoratori italiani. Niente a che vedere con l’analogo adesivo obbligatorio per gli automobilisti che vogliono accedere ai centri storici di numerose città del Belpaese. Sarà, invece un marchio di riconoscimento che permetterà alla clientela di individuare i bar e i ristoranti in grado di proporre cibi e menù «amici della salute». Che significa alimenti salutari, a prova di intolleranze e allergie, oltre a consigli gratuiti sui piatti più adatti a rispettare i diversi regimi dietetici e a informazioni dettagliate sull’origine dei prodotti offerti, sui metodi di lavorazione e di preparazione delle ricette.
L’iniziativa, frutto dell’accordo stilato fra il ministero della Salute e la Fipe - Confcommercio (Federazione italiana pubblici esercizi), è già operativa e, dalla fine di febbraio 2003, coinvolge in fase sperimentale 50 fra ristoranti, bar, pizzerie, pub e gelaterie di Roma e 20 di Padova. Secondo i termini dell’accordo, nell’arco di tempo di due anni potrebbero essere certificati ben diecimila esercizi, che saranno identificati come i «paladini del ben mangiare».
«In meno di dieci anni in Italia si è ridotto il consumo di frutta, verdura e pesce fresco, mentre il 30 per cento dei consumi alimentari oggi avviene fuori casa - spiega Edi Sommariva, direttore generale della Fipe-Confcommercio - . Se proseguiremo di questo passo, nei prossimi anni arriveremo alle medie degli Stati Uniti, che superano il 50 per cento. Ma il vero problema è che, secondo i dati emersi da una recente indagine svolta dal Cirm, il 30 per cento degli italiani si sente poco o per nulla sicuro a tavola. Per tranquillizzare i nostri connazionali, aiutandoli nello stesso tempo a riscoprire tradizioni alimentari mediterranee e salutari, abbiamo ideato il «bollino blu della ristorazione», che si propone di formare gli operatori del settore».
Anche il presidente della Confcommercio nazionale, Sergio Billè, parla in termini molto lusinghieri dell’iniziativa: «La competizione tra i pubblici esercizi al giorno d’oggi viene messa sempre più a confronto con le esigenze di consumatori attenti e sensibili a quanto viene loro servito nei piatti. L’opinione pubblica presta un’attenzione particolare alla sicurezza alimentare e all’igiene nei pubblici esercizi. Di fronte a tali richieste alcuni operatori, pur già onerati dal protocollo di autoverifica delle corrette prassi igieniche (ovvero le norme Haccp), hanno deciso di sottoporsi ad ulteriori esami, oltre a quelli quotidiani con il consumatore, ovvero il cliente. In sostanza - chiarisce Billè - gli imprenditori dei pubblici esercizi che aderiranno al «bollino blu» si adegueranno a nuove regole, ancora più ferree in materia di sicurezza alimentare e frequenteranno corsi di formazione specifici, pur di offrire il massimo in termini di qualità. Sarà un impegno diretto alla maggior tutela della salute del cittadino, salvaguardia che passa anche per una corretta educazione alimentare».
Ma nel «bollino blu» c’è dell’altro: la disponibilità degli operatori a fungere da terminali consapevoli di dover contribuire a conservare gli stili alimentari tradizionali del nostro Paese, un patrimonio che tutto il mondo ci invidia, e a promuovere abitudini alimentari corrette.
Tali risultati si otterranno grazie a una nuova forma di collaborazione tra pubblico e privato. L’iniziativa, infatti gode dell’appoggio e della collaborazione del ministero della Salute, in un percorso che prevede di lavorare insieme per migliorare l’alimentazione dei cittadini e per imporre, con la qualità, il prodotto italiano in Italia e in Europa.
Al termine della fase sperimentale, tutti gli esercizi potranno chiedere la certificazione e il rilascio del marchio, sulla base del regolamento messo a punto dal Comitato tecnico-scientifico istituito dal Ministero della Salute.
Per ogni maggiore informazione sul progetto e per leggere il regolamento è possibile consultare il sito internet www.bollinoblu.it.
ATTENZIONE ALLE TRUFFE
L’iniziativa del «bollino blu» della ristorazione ha attirato l’attenzione non solo dei cittadini amanti delle sane abitudini alimentari, ma anche di malintenzionati che hanno pensato bene di sfruttare l’occasione ai danni degli operatori che gestiscono i pubblici esercizi.
Spacciandosi per esperti conoscitori della novità, i sedicenti «periti del bollino blu» si presentano nei bar e nei ristoranti, proponendo agli imprenditori di acquistare il marchio a peso d’oro, per essere al passo con i tempi.
La Fipe-Confcommercio avvisa i propri associati che l’iniziativa legata al ben mangiare non è in alcun modo collegata all’acquisto del «bollino blu», un marchio che si può ottenere solo aderendo al protocollo siglato tra l’associazione e il ministero della salute, rispettando rigorosamente il regolamento previsto.
Attenzione, quindi, a tali abili manovre messe in atto da chi, fiutato il business, mira a truffare onesti lavoratori, mossi solo dall’intenzione di aderire al progetto in assoluta buona fede.
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