NEGLI STATI UNITI ADOTTATE MISURE DI PREVENZIONE DEL BIOTERRORISMO
Nr. 06 del 25/03/2003
Verranno modificate le procedure di esportazione dei prodotti alimentari
Il Dipartimento Agricoltura degli Stati Uniti ha preannunciato l’adozione da parte della Food and Drug Administration (FDA) di alcuni importanti provvedimenti in materia di prevenzione del bioterrorismo che modificheranno le procedure di esportazione verso gli USA dei prodotti alimentari. La FDA, quale braccio regolatore del Ministero della Sanità e dei Servizi degli USA, è responsabile della creazione e dell’applicazione di tali misure di sicurezza studiate per proteggere le forniture di prodotti alimentari dalla minaccia di contaminazione intenzionale e di agire con interventi mirati in caso di attacco bioterroristico. Le misure preannunciate prevedono la registrazione di tutti i centri nazionali ed esteri che producono trattano confezionano o hanno alimenti per uso da parte di persone o animali negli Stati Uniti, entro il 12 dicembre 2003 (la registrazione non va inviata alla FDA prima del 12 ottobre), nell’elenco degli stabilimenti autorizzati all’esportazione verso gli Stati Uniti e l’obbligo di un preavviso di 24 ore dell’arrivo di ciascuna spedizione. Sono esenti dalla registrazione: fattorie, negozi alimentari, ristoranti, attività non a fine di lucro che preparano prodotti alimentari o che li servono direttamente al consumatore, imbarcazioni da pesca che non trattato pesce o altri prodotti alimentari, e centri sottoposti a controlli da parte del Ministero dell’Agricoltura statunitense. Una eventuale violazione dell’obbligo di registrazione potrà comportare sanzioni civili ed, in alcuni casi, anche penali a carico dell’operatore, mentre per la mancata notifica della spedizione è previsto il blocco del carico nel porto di ingresso, per permetterne l’ispezione da parte delle autorità preposte. Le nuove disposizioni, come detto, diverranno operative dal 12 dicembre 2003 ed è prevedibile che comporteranno ritardi nelle procedure per l’export ed ulteriori aggravi di costo per gli esportatori, considerato che vanno ad aggiungersi agli controlli già previsti (ad esempio la scannerizzazione dei containers in dogana).