EDICOLE, LA REGIONE DA’ IL VIA AL RIORDINO DEL SISTEMA
Nr. 11 del 03/06/2003
La soddisfazione del rappresentante della categoria Giangiuseppe Moschini: “Finalmente riconosciuta l’importanza del nostro ruolo nella filiera della stampa”
Finalmente un passo avanti nella complessa questione del riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica. Dopo anni di attesa, la Giunta Regionale del Veneto ha emanato, lo scorso 16 maggio 2003, una delibera con la quale ha disposto i criteri per l’applicazione del decreto legislativo del 2001 in merito al riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica.
«Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto a livello regionale - commenta il rappresentante di categoria degli edicolanti Giangiuseppe Moschini, presidente provinciale dello S.n.a.g.-Confcommercio - perché, grazie anche al nostro contributo in termini di proposte, è stata riaffermata la centralità della rete di vendita attuale, mentre gli esercizi non esclusivi vengono considerati come una struttura complementare e integrativa, così come risulta dai dati raccolti in seguito alla sperimentazione. I buoni risultati ottenuti sono il frutto di un’intensa e proficua attività di concertazione nei confronti degli uffici della Regione Veneto. Finalmente è stato riconosciuto il ruolo fondamentale degli edicolanti all’interno della filiera della stampa. Questa delibera ha recepito molte nostre istanze, avanzate non solo nell’interesse della categoria, ma anche per fornire un servizio più snello e capillare ai cittadini».
La necessità di un riordino del sistema di diffusione della stampa nasce con la legge n. 108 del 1999 che dà avvio alla sperimentazione, durata 18 mesi, di nuove forme di vendita della stampa (ad esempio nei supermercati). Terminato il periodo di prova, il Governo, con il decreto legislativo n. 170 del 2001, attualmente in vigore, stabilisce che spetta alle Regioni emanare la disciplina delle modalità e condizioni di vendita della stampa quotidiana e periodica e, contemporaneamente, fornire indicazioni per la predisposizione da parte dei Comuni dei piani di localizzazione dei punti vendita esclusivi e a determinare i criteri per il rilascio delle autorizzazioni per i punti vendita non esclusivi, così da garantire un’omogenea attuazione del decreto legislativo su tutto il territorio regionale. L’obiettivo dell’adozione di tali piani è non solo di favorire la diffusione dell’informazione a mezzo stampa, ma anche di permettere un razionale insediamento dei punti vendita esclusivi su tutto il territorio comunale, assicurando il giusto contemperamento tra il pubblico interesse alla massima diffusione dei punti vendita e il privato interesse delle rivendite già esistenti di evitare un’eccessiva concorrenza nel settore, con conseguente riduzione dei singoli volumi di vendita.
Tra i criteri indicati dalla Giunta Regionale lo scorso 16 maggio, una precisazione importante riguarda la definizione delle due diverse tipologie di punti vendita. Sono, infatti, da considerarsi esclusivi gli esercizi tenuti alla vendita generale di quotidiani e periodici; mentre non esclusivi sono quei negozi che, in aggiunta ad altre merci, sono autorizzati alla vendita dei soli quotidiani o dei soli periodici. Ovviamente il prezzo dei prodotti non può subire variazioni in base al tipo di punto vendita.
I piani comunali di localizzazione avranno una durata minima di quattro anni e dovranno essere adottati entro 180 giorni dalla data di pubblicazione del decreto regionale sul Bur. In assenza del piano non possono essere rilasciate nuove autorizzazioni per punti vendita esclusivi.
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