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Confcommercio Veneto Notizie

RECOARO TERME – GLI ALBERGATORI DICONO SI ALLA “CITTADELLA DELLA SALUTE”

Nr. 11 del 03/06/2003

Tomasi: “Ma non devono esserci turisti privilegiati”

Chi ha detto che gli albergatori recoaresi non vogliono il rilancio delle Fonti Termali? Da quando, all’inizio dello scorso mese di aprile, il presidente delle Terme spa, Francesco Casa, e il sindaco di Recoaro, Franco Viero, hanno presentato alla cittadinanza, nel corso di un’affollata assemblea, il progetto di investimento che prevede la creazione di una vera e propria «cittadella della salute» dove ora si trova il compendio termale, le voci di dissensi e malcontenti tra gli addetti al turismo hanno iniziato a circolare con sempre maggiore insistenza nella Conca di Smeraldo.
Malumori dovuti soprattutto a una circostanza: la gestione del Centro Benessere alle Fonti Centrali, secondo quanto stabilito dalla Regione Veneto con il bando per la riqualificazione dell’area, dovrebbe essere affidata esclusivamente a privati.
Il presidente degli albergatori di Recoaro aderenti a Confcommercio, Antonio Tomasi, nell’intento di far chiarezza, dichiara: «Non solo noi albergatori, ma tutti gli operatori del commercio, turismo e servizi della delegazione comunale dell’Ascom di Recoaro Terme consideriamo fondamentali i finanziamenti assegnati dalla Regione Veneto alla società Terme di Recoaro per la riqualificazione e l’ammodernamento del Compendio. Si tratta di un intervento che tutti noi auspicavamo e attendavamo da tempo per poter rilanciare sia il complesso strettamente collegato alle cure idropiniche che tutto il territorio comunale. Nel corso di un incontro che ha visto riuniti in assemblea gli associati del luogo a Confcommercio, con l’obiettivo di valutare le nuove proposte relative al Centro Benessere, tutti gli operatori hanno espresso e manifestato apprezzamento per l’interesse e l’impegno dimostrati dall’assessore regionale Raffaele Grazia nei confronti del paese».
«Non possiamo che essere soddisfatti, dopo tanti anni di immobilismo, che hanno visto il trend delle presenze di turisti in discesa libera e il disavanzo economico sempre più in rosso - continua Tomasi - . Ormai le Terme stanno andando in una direzione di declino senza via d’uscita. Non aderire al progetto di creazione di un centro benessere sarebbe un comportamento insensato».
Il nuovo compendio termale, così come descritto dal Bando di concorso emanato dalle Terme di Recoaro spa su indicazioni della Regione Veneto (pubblicato sul Bur lo scorso 28 marzo) e che si è chiuso nei giorni scorsi, prevede l’assegnazione in locazione a investitori privati specializzati nel turismo del benessere, per un massimo di 35 anni, del compendio termale di proprietà delle Terme di Recoaro. L’intervento include gran parte del patrimonio immobiliare, compresi due alberghi ormai chiusi da tempo e da ristrutturare (ex Giorgetti e Dolomiti), villa Tonello, lo stabilimento balneoterapico, ma anche il parcheggio e il parco. Qui sorgerà la «città del benessere», mentre gli immobili relativi alla Fonte Lelia-Lora, al centro sanitario e all’ex lavanderia rimarranno in gestione alle Terme di Recoaro spa, che continuerà a garantire in esclusiva le cure idropiniche e inalatorie.
«Siamo d’accordo su tutto - conclude il presidente degli albergatori, Tomasi - ma, a garanzia che, una volta terminati i lavori, non si creino turisti privilegiati rispetto ad altri a seconda dell’alloggio scelto, vorremmo precisare che l’intero complesso rimarrà di proprietà della Regione e, come tale, sarà una struttura pubblica della quale i clienti di tutti gli alberghi di Recoaro dovranno poter usufruire e non solo coloro che soggiorneranno nel centro benessere. Il bando di concorso ha inserito alcune clausole che prevedono la possibilità, anche pagando un biglietto, di sfruttare l’intero complesso, precisando le condizioni di accesso al pubblico. Noi albergatori confidiamo nel fatto che queste disposizioni non rimangano solo sulla carta, per evitare che i nostri clienti vengano tagliati fuori. In fondo, ha ragione il presidente della Terme, Francesco Casa, quando afferma che tutti hanno bisogno delle Terme, ma che anche le Terme hanno bisogno di tutti».

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