GIORNALAI SUL PIEDE DI GUERRA CONTRO IL DDL BONAIUTI SULLA LIBERALIZZAZIONE

Le organizzazioni sindacali dei giornalai, compresa la Snag Confcommercio, hanno annunciato lo stato di agitazione contro la norma del ddl Bonaiuti che prevede una più accentuata liberalizzazione dei punti di vendita dei giornali al di fuori delle edicole.
«I sindacati - si legge in una nota - avevano chiesto alla Presidenza del Consiglio un incontro con le parti sociali finalizzato a chiarire il loro punto di vista e rimarcare che, a tutt’oggi, la legge non è stata ancora messa a regime nonostante il recente decreto legislativo n.170, emanato nel 2001, avesse previsto l’istituzione di un osservatorio per il monitoraggio del mercato e demandato alle Regioni il compito di disciplinare modalità e condizioni di vendita della stampa quotidiana e periodica». «Nonostante le assicurazioni previste - affermano le sigle sindacali - il governo ha ritenuto di procedere senza la consultazione richiesta. A questo punto, le organizzazioni dei rivenditori hanno avviato una consultazione con tutti i gruppi parlamentari di Camera e Senato per evidenziare il grave stato in cui si troverebbe la categoria se il disegno di legge governativo fosse accolto nel suo testo originale».
Nel primo incontro, avuto con i parlamentari Ds Giulietti e Chiaromonte, i sindacati hanno sollecitato lo stralcio del provvedimento riguardante le edicole dal disegno di legge sull’editoria, «visto che - affermano le organizzazioni di categoria - la soluzione ai problemi della vendita del prodotto editoriale, individuata con il decreto legislativo 170, non ha avuto momenti di verifica circa l’effetto prodotto con l’allargamento ad altre cinque categorie merceologiche».