LA PRODUZIONE DELL’AREA BERICA IN MOSTRA A BARBARANO VICENTINO
Nr. 15 del 29/07/2003
Verlato: “Una manifestazione importante per la promozione del territorio”
Caminetti, mobili, lavorazione del ferro, automazione elettronica, impianti di condizionamento, idropulitrici, impianti audiovisivi, abiti da sposa, articoli sportivi e calzature. Le categorie merceologiche che hanno animato la tredicesima edizione della produzione Area Berica» non hanno lasciato che l’imbarazzo della scelta ai numerosissimi visitatori che si sono aggirati tra gli stands.
L’appuntamento è tornato nei quattro giorni compresi tra sabato 19 e martedì 22 luglio 2003, a Barbarano Vicentino, in località Ponte. La manifestazione è stata realizzata in concomitanza con la fiera locale, la Sagra del Redentore, e ha visto tra gli organizzatori la Confcommercio vicentina e, più precisamente, il mandamento Ascom della Riviera Berica, con il suo presidente Angelo Verlato, e quello di Noventa Vicentina, con il presidente Alfredo Andriolo.
«Proprio l’inserimento della Mostra all’interno della sagra del paese è stata la carta vincente - spiega il presidente Angelo Verlato -, assieme all’alternanza con la sede di Noventa: l’anno scorso, infatti, la mostra non si è svolta a Barbarano. In questo modo i visitatori sono stati maggiormente incuriositi dalle novità e, nonostante la stagione vacanziera e il caldo imperante, l’afflusso di pubblico è stato sempre notevole».
«Questa iniziativa è un’opportunità importante che viene data alle aziende locali che operano nel settore del commercio, ma anche dell’artigianato, e che vogliono far conoscere la propria attività nell’ambito del territorio dell’Area Berica - chiarisce il presidente Verlato -. Da Longare fino a Brendola, girando attorno ai Colli Berici, quest’area comprende ben 22 comuni, ma è sempre stata tradizionalmente a vocazione agricola. Finalmente, da qualche anno a questa parte, l’intera zona sta emergendo, sta scrollandosi di dosso il ruolo di «cenerentola» economica del Vicentino, e anche il commercio è in netta crescita. Certo, chi apre un’attività qui, non lo fa solo nell’ottica di un ritorno commerciale, ma anche nell’intento di offrire un servizio alla popolazione, che non è certo molto numerosa, ma che ha precise esigenze. La Mostra produzione Area Berica vuole far conoscere agli abitanti, ma anche ai visitatori che arrivano da altre zone, l’operato di questi imprenditori e premiarli per il loro coraggio e per la loro forza di volontà».
Nata nell’84 come esposizione limitata al solo territorio di Barbarano, la fiera si è via via sviluppata e ingrandita inglobando l’intero comprensorio e arrivando quest’anno alla tredicesima edizione, rinnovandosi continuamente grazie all’impegno delle categorie economiche, degli istituti di credito della zona, della Camera di Commercio di Vicenza e delle Amministrazioni comunali locali.
PATTO TERRITORIALE AREA BERICA. SIGLATO UN PROGETTO PILOTA PER GOVERNARE LO SVILUPPO
L’accordo ha visto protagoniste le categorie economiche, i Comuni, la Provincia e la Regione
Crescita della qualità della vita in una logica di sviluppo sostenibile del territorio. Questo l’ambizioso progetto che si sono prefissate le principali categorie economiche (Confcommercio, Assindustria, Api, Artigiani, Cna e Coldiretti) assieme con i sindaci dei Comuni dell’Area Berica e con i rappresentanti dell’amministrazione regionale e di quella provinciale. Un obiettivo che era stato formalizzato nel «Patto Territoriale dell’Area Berica» ancora nel 1999, ma che fino ad oggi era rimasto solo sulla carta. Ora i protagonisti del progetto pilota, dopo una lunga serie di incontri nei diversi comuni dell’area, nello scorso mese di luglio hanno deciso di passare alle vie di fatto, affrontando in modo sinergico e coordinato la sfida dello sviluppo economico e sociale del Basso Vicentino.
«Da Longare fino a Brendola, girando attorno ai colli, l’Area Berica comprende ben 22 comuni, che includono, tra i più importanti, Lonigo, Noventa, Barbarano e Longare - spiega il presidente del mandamento di Barbarano Vicentino della Confcommercio, Angelo Verlato, che è stato incaricato di seguire le questioni inerenti il Patto Territoriale, in collaborazione con i presidenti mandamentali di Noventa, Alfredo Andriolo, e di Lonigo, Lino Bedin - . Un territorio così vasto necessita, per uno sviluppo coerente e armonico, unità di intenti e ripartizione delle risorse. Bisognerà valutare attentamente dove realizzare gli insediamenti produttivi, quelli commerciali e quelli abitativi, ma bisognerà pensare anche all’organizzazione di servizi e di mezzi di collegamento. L’obiettivo finale è migliorare la qualità della vita, senza stravolgere l’identità e la bellezza del territorio».
Uno dei punti fondamentali sui quali i firmatari dell’accordo hanno raggiunto l’intesa riguarda la necessità di non lasciar andare allo sbando le singole amministrazioni comunali, ognuna delle quali procederebbe, in questo modo, con le proprie iniziative, senza, però, inserirle in un’ottica di crescita globale del territorio. In pratica servirebbe, piuttosto, una sorta di «piano regolatore» unico urbanistico, che metta insieme le idee e le volontà di tutti coloro che vivono e lavorano nei comuni dell’Area Berica.
Il nuovo «Patto di sviluppo» dovrebbe realizzarsi in tre fasi: la prima di condivisione dell’idea progetto raggiungibile, attraverso un lavoro comune fatto di osservazioni, commenti e proposte; la seconda dedicata alla definizione del percorso da fare, con l’individuazione dei diversi passaggi che lo compongono e dei tempi che essi richiederanno; la terza fase sarà dedicata alla progettazione di massima e poi di dettaglio, con la definizione dei diversi aspetti, quali gli ambiti industriali, gli accessi alle vie di traffico, la logistica dei trasporti e dei servizi, gli ambiti residenziali e via dicendo.
«Il futuro sviluppo dell’Area Berica deve essere trattato nel suo insieme - ha commentato Angelo Verlato, presidente del mandamento Confcommercio della Riviera Berica - con una continua attenzione al particolare, per non continuare a fare una pura politica di intenti, che rischia di non concretizzarsi mai, considerata la complessità dei fattori in gioco. Cominciare a lavorare su singoli segmenti, elaborando programmi, tempi e strategie, aiuterà a raggiungere più facilmente i risultati».
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